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Il rinnovato rifugio Gastaldi, nelle Valli di Lanzo, si presenta al mondo della montagna

Grande festa il 9 settembre per la riapertura dell’edificio più antico della struttura. A breve sarà nuova anche l’area dedicata al Rifugio nella sede torinese del Museomontagna

Conclusa l’opera di riqualificazione del Rifugio Bartolomeo Gastaldi vecchio (2.659 m), a Balme, nelle Valli di Lanzo, che sarà presentata al pubblico sabato 9 settembre alle 11.30. I lavori, coordinati dal CAI Torino e dal CAI Piemonte in collaborazione con la gestione del rifugio, sono stati condotti tra 2022 e 2023 grazie al sostegno dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale- ARPA Piemonte.
Gli interventi sono stati condotti nell’ambito  del progetto di valorizzazione del bacino glaciale della Bessanese e hanno riguardato principalmente il riallestimento di tre ambienti del rifugio vecchio: la sala che ospita la sede distaccata del Museomontagna e due sale utilizzate per attività di formazione organizzate dall’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dall’ARPA Piemonte e dal Comitato Scientifico CAI Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

A partire dall’autunno, sarà inoltre visitabile nella sede torinese del Museomontagna la rinnovata area espositiva permanente dedicata al rifugio Gastaldi, che offrirà il collegamento continuo e diretto con la nuova webcam del rifugio e la possibilità di presentare i progetti di ricerca e i dati rilevati in loco da CNR – IRPI e ARPA.

Il Rifugio Gastaldi: una storia iniziata nel 1880

Il primo Rifugio Gastaldi fu edificato dal CAI nel 1880 quando l’alpinismo muoveva i primi passi sulle montagne più prossime a Torino, nelle Valli di Lanzo ed è dedicato al secondo presidente della Sezione di Torino del CAI, il geologo Bartolomeo Gastaldi. Nei 20 anni successivi fu più volte ampliato, ma ciò nonostante, il piccolo Rifugio risultò insufficiente per la crescente frequentazione alpinistica della zona. Si decise allora la costruzione di un nuovo edificio a poche decine di metri di distanza. Il nuovo rifugio fu inaugurato nel 1904; dopo soli quattro anni fu distrutto da un incendio. Ricostruito e inaugurato due anni dopo, fu ampliato nel 1930.

Durante la Resistenza servì da base per i partigiani e durante gli scontri dell’ottobre 1944 con le forze naziste venne incendiato e distrutto e venne poi rifatto solo nel 1970.

Nel 1983 parte del Vecchio Rifugio fu trasformata in mostra permanente collegata al Museo Nazionale della Montagna di Torino e dedicata alla storia dell’alpinismo nel territorio delle Valli di Lanzo.

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