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A tu per tu con Sandra Sevillano, protagonista dello skyrunning europeo

L’atleta spagnola, seconda classificata ai recenti campionati europei disputati in Montenegro, racconta la sua storia sportiva

“Ho iniziato a correre dopo la prima gravidanza, avevo bisogno di un’ora di tempo da dedicare a me stessa e la corsa me lo permetteva”, esordisce la campionessa basca. “Bastava calzare le scarpe e uscire di casa. All’inizio correvo su strada anche con buoni risultati al punto di riuscire a vincere qualche gara tra cui la mezza maratona di Bilbao.
Poi è successo ho partecipato a una gara in natura, il Bilbao Mendi Trail. In quell’occasione ho scoperto la corsa in montagna e me ne sono innamorata.
Nel 2013 ho iniziato correre soprattutto vicino a casa. Vivevo a Bilbao Capitale quindi ero in una zona dove in 20 minuti potevo raggiungere un’area montagnosa e allenarmi la mattina presto, per poi andare a lavorare. Oggi abito a Santurce, a circa 20 minuti d’auto da Bilbao, e vicino a casa c’è un piccolo monte che posso raggiungere in 10 minuti: sono 450 metri di dislivello positivo, che vanno bene per allenarsi quotidianamente. Il fine settimana, non sempre ma spesso, mi sposto in montagna, dove c’è un po’ più di dislivello, e mi dedico a sessioni di allenamento più lunghe”.

COS’È CAMBIATO NELLA TUA VITA DA QUEL MOMENTO?
Quando ho cominciato a iscrivermi alle gare, e a vincere, ho iniziato a dimagrire e ricordo che non sapevo bene cosa dovessi mangiare. Ero un po’ disorientata perché stava diminuendo la forza durante le gare e ho notato che stavo perdendo peso, ma non sapevo davvero come comportarmi e come cambiare la mia alimentazione.
Grazie al fidanzato di una mia amica, ho conosciuto colui che è stato il mio primo allenatore, che era anche nutrizionista e ho iniziato ad allenarmi con una dieta più regolare.
L’alimentazione è importante nella vita di un corridore professionista e nel mio caso i cambiamenti furono evidenti. Prima perdevo forza perché non mi alimentavo come avrei dovuto, non assumevo abbastanza nutrimento o carboidrati. Penso che sia piuttostoimportante che qualcuno ti guidi, perché senza una corretta alimentazione, nel caso di una donna, per esempio, si può arrivare addirittura ad avere un’alterazione del ciclo, fino alla sua completa sparizione. Per me è sempre stato importante che una persona mi guidasse e sono ormai dieci anni che mi affido a un nutrizionista.

QUAL È LA COMPETIZIONE CHE TI HA ENTUSIASMATO DI PIÙ?
Era il 2021 e venivo da una stagione difficile: non ero stata bene, avevo avuto molti problemi di stomaco e mi sono dovuta ritirare da diverse gare.  A novembre ho ottenuto uno dei risultati migliori: è stato l’anno in cui mi ero allenata di più e mi sentivo forte. Ho partecipato agli europei in Portogallo: 65 chilometri, un dislivello positivo di 6.500 metri e puntavo all’oro [vinto realizzando un tempo record). È stata una gara molto dura, molto tecnica, nella quale dovevi essere ben allenato. Dopo la gara ho cambiato nutrizionista, e sono finalmente riuscita a risolvere i miei problemi allo stomaco, e mi sono affidata anche a un medico che mi segue anche per la parte di allenamento. Insomma, quella gara ha segnato anche un cambio di vita.

QUANTO È IMPORTANTE IL MATERIALE IN UNA COMPETIZIONE?
Sono fortunata perché sono stata contattata negli anni da alcuni sponsor. Uno di questi è Millet, con cui collaboro dal 2021. E’ un brand conosciuto, con 100 anni di storia, un’identità forte nel mondo della montagna, e nel quale mi sono subito riconosciuta. Quello che mi è piaciuto è il rapporto che abbiamo sviluppato: insieme a Millet abbiamo dato il via a un progetto e modificato lo zaino da gara. Hanno ascoltato molto le mie opinioni e ho potuto esprimere il mio punto di vista sulle modifiche al prodotto, e siamo arrivati a un modello che sento essenzialmente mio. Da  allora  posso raggiungere le tasche con facilità, portare comodamente  tutto il materiale che mi occorre. È molto bello poter sviluppare i prodotti insieme ai marchi, discutendone le modifiche insieme, con lo scopo di arrivare a un risultato ottimizzato per le esigenze di gara. Ma soprattutto è una gran soddisfazione sapere che tengono conto delle tue osservazioni.

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