News

Christian Gallucci è il vincitore della prima edizione di “Oltre le nuvole”

Il concorso pordenonese che vuole affrontare i valori della sostenibilità, dello spopolamento e ripopolamento delle terre alte attraverso il teatro

Quante e quali sono le narrazioni possibili della montagna? Dalla narrazione scritta dei libri di settore a quella per immagini del cinema specializzato i canali che presentano al grande pubblico l’alpinismo e la vita delle terre alte e le raccontano sono prevalentemente due: quello letterario e quello cinematografico. Meno presente la dimensione del teatro di montagna, che però ultimamente ha ripreso ad aprirsi qualche timido spazio con sporadici segnali di rivitalizzazione dal basso.

In questa direzione intende diventare un catalizzatore e un punto di riferimento a livello nazionale l’iniziativa Oltre le nuvole promossa dal Teatro Verdi di Pordenone e del Club Alpino Italiano, un concorso per la miglior drammaturgia di montagna che martedì 6 giugno ha svelato, in un’affollata conferenza stampa negli spazi del teatro pordenonese, il nome del vincitore della prima edizione.

Il concorso ha visto arrivare sedici lavori teatrali originali in prosa da tutta Italia, mai pubblicati o rappresentati prima. Una giuria di nomi di rilievo, selezionati attingendo all’ambito della cultura teatrale e a quello della cultura di montagna, li ha valutati. Si tratta di Antonio Massena, Presidente della Commissione consultiva per il Teatro del Ministero dei Beni culturali, del giornalista, autore e conduttore radiofonico Andrea Borgnino, del giornalista Luca Calzolari, della giornalista e critica teatrale Claudia Cannella – attuale consulente artistica prosa per il Verdi – del critico ed esperto di teatro Roberto Canziani, dell’attore, autore e regista Mattia Fabris, dell’attrice e regista Rita Maffei, del giornalista e storico dell’alpinismo Roberto Mantovani, dell’autore e regista Massimo Navone, docente – e già Direttore – della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, del giornalista e filmmaker Roberto Rizzente, dell’antropologo Annibale Salsa, esperto conoscitore delle Alpi, già Presidente generale del Club alpino italiano, della scrittrice, comunicatrice scientifica e alpinista Sara Segantin, collaboratrice di Rai 3 per Geo&Geo, e dell’attore Massimiliano Speziani.

Il vincitore della prima edizione è il trentasettenne milanese Christian Gallucci, autore, attore e regista, già finalista al Premio Riccione 2019 e vincitore Cendic Segesta 2020 con il testo dal titolo Disegno Divino.

L’opera avrà la sua prima mise en espace il 30 giugno alle 20.30 a Pordenone, al Teatro Verdi. La motivazione recita così: “Per la garbata competenza con cui sa orchestrare un gran numero di temi e personaggi immersi in atmosfere intense e di qualità particolare, attraverso un linguaggio che propone soluzioni con un ritmo sincopato dalle potenzialità teatrali interessanti”.

Inoltre, l’opera ha il pregio di trattare argomenti legati al territorio montano quali spopolamento, cambiamento climatico e relative conseguenze ma allo stesso tempo restituirci fascino e bellezza di un ambiente unico. Il testo lascia un sospeso sulle vicende dei protagonisti e sui loro destini e insinuare dubbi è proprio uno se non il migliore dei compiti del teatro.

Il concorso richiedeva espressamente di affrontare temi attenti ai valori della sostenibilità, dello spopolamento e ripopolamento delle terre alte oltre alla storia e alle tradizioni ad esse legate.

L’obiettivo che perseguiranno i promotori del concorso sarà quello di ambire a diventare un polo di riferimento a livello nazionale per un Festival di Teatro di Montagna, un hapax nel panorama italiano, che colma peraltro la mancanza di un presidio culturale per il mondo della montagna a est dell’arco alpino accanto a Torino, sede del Museo Nazionale della Montagna, e Trento con l’omonimo Festival.

Il progetto arriva a compiersi nell’ambito della terza edizione del Progetto Montagna promosso dal Teatro Verdi assieme al Club Alpino Italiano di Pordenone dal 2021, che nell’edizione 2023 prende il titolo Vivere la montagna. Vivere in montagna e rivela la duplicità di prospettive e opposte visioni di chi la montagna la fruisce solo temporaneamente e di chi vi è radicato fin da bambino come residente.

Undici gli appuntamenti a calendario (www.teatroverdipordenone.it, tutti a partecipazione gratuita con prenotazione online e presso il Teatro) sei dei quali già prenotabili tra il 30 giugno e il 30 luglio – che si svolgeranno tra Erto e Casso, castello Ceconi a Pielungo, Grotta di Pradis, casera Ceresera-Polcenigo e Barcis – e altri cinque da calendarizzare per l’inverno, con appuntamento già fissato l’11 dicembre con un grande Concerto per la Montagna.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close