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TORX eXperience, le gare che garantiscono il PAX per il TOR 330 Tor des Géants

TORX eXperience è un network di competizioni accomunate dall’esperienza e dai valori del TORX. Ne parliamo con Alessandra Nicoletti

TORX, con le sue gare da 330 e 450 chilometri, definisce lo standard per l’endurance trail running. TORX eXperience è un network di competizioni accomunate dall’esperienza e dai valori del TORX. Ma non tutti possono farne parte… Abbiamo approfondito l’argomento con Alessandra Nicoletti.

Il circuito di gare nasce nel 2022 e si sta allargando sempre di più. A confermarcelo è Alessandra Nicoletti, presidente di VDA Trailers. “Da quando abbiamo annunciato la nascita del network sono arrivate e continuano ad arrivare richieste per farne parte. Ciò ci rende felici, certamente, ma è anche fondamentale che le competizioni richiedenti rispettino i requisiti e condividano i valori che stanno alla base dell’organizzazione del TORX”.
La proposta è quindi innanzitutto rivolta agli organizzatori che desiderano che la loro gara diventi partner TORX. Le condizioni necessarie sono le seguenti:

  • L’evento deve avere una lunghezza pari o superiore a 100 chilometri e avere la certificazione iTra – International Trail Running Association (www.itra.run)
  • La gara si deve svolgere in una “località top” per quanto riguarda paesaggio, storia e tradizioni. Quindi non bastano i chilometri, ma deve avere un valore aggiunto
  • L’organizzazione deve avere una comprovata esperienza nell’organizzazione di gare di trail running
  • Fondamentale è l’impegno a garantire l’eco-sostenibilità dell’evento

L’evento partner, oltre ad avere una visibilità a livello internazionale, viene supportato per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza, marketing, rapporti con le istituzioni e sponsor. Inoltre, cosa che lo rende più appetibile agli ultrarunner, ogni gara che fa parte del circuito “regala” ai finisher un certo numero di PAX per il TOR330 Tor des Géants… e sappiamo bene quanto questo possa essere ambito. In pratica, per i meno informati, il PAX è un “lasciapassare” che permette di saltare il sorteggio e versare direttamente la quota di iscrizione per la mitica gara a numero chiuso, che si tiene nella regione alpina per eccellenza, la Valle d’Aosta, ogni anno a metà settembre.

Oltre al TOR130 – Tot dret, ne fanno parte la neonata Cursa dei Ciclopi in Sicilia, il Gran Trail Courmayeur GTC100, il The North Face Malaysian Mountain Trail Festival con la sua distanza da 100 chilometri, il Salewa Olympus Mythical Trail 110 km in Grecia… e una novità pare in arrivo! Dove? L’organizzazione ci ha detto solamente che si troverà in Oriente.
La prima edizione della Cursa dei Ciclopi (500 chilometri con 20.000 metri di dislivello positivo), che si è svolta tra le montagne aspre dell’entroterra siculo, è stata vinta dal trentino Marco Gubert, che si è imposto davanti al francese Sebastien Raichon (vincitore del Tor des Glaciers 2022). Per le donne la prima “Ciclope” è stata la britannica Sabrina Verjee (vincitrice del Tor des Géants 2022).

Qualche domanda ad Alessandra Nicoletti, deus ex-machina del TORX

Salve Alessandra, come e da chi nasce l’idea di TORX eXperience?
La primissima idea di TORX eXperience nasce a fine 2019. Abbiamo dovuto aspettare che passasse la pandemia e che il mondo del trail running ripartisse prima di riuscire a metterla a regime. Come tutte le cose nasce dall’unione delle idee di tutto il gruppo di VDA Trailers.

Per chi è stato creato questo circuito e quali sono le finalità?
Lo scopo della TORX eXperience è internazionalizzare sempre più sia il TORX che le gare che si uniscono al circuito. È aperto a tutte le organizzazioni che vogliano ampliare la notorietà e l’internazionalità delle proprie gare.

Alessandra Nicoletti. Foto Tatiana Bertera

Abbiamo visto che ci sono criteri precisi di selezione. E’ sempre così oppure ci sono casi particolari in cui cercate di essere un po’ meno rigidi?
Non ci sono criteri troppo rigidi. Quello che chiediamo è che le organizzazioni che si approcciano alla TORX eXperience siano di livello e abbiano esperienza. Che le gare siano di almeno 100 chilometri e abbiano caratteristiche particolari che le rendono uniche: ambiente, tradizioni, paesi attraversati, eccetera.

La Cursa dei Ciclopi, per esempio, era alla prima edizione. Perché è stata selezionata e come le avete dato supporto?
La Cursa è stata la nostra scommessa. Una gara nuova, in un ambiente incredibilmente bello, in una regione dove accoglienza, cibo, tradizioni sono fortissimi. Quando ci è stata presentata abbiamo subito capito il potenziale di questa gara, per questo abbiamo fatto uno strappo alla regola di gara “rodata”.

Ai nostri lettori interessa molto il discorso dei PAX. Tutti i finisher hanno diritto al PAX oppure ne vengono assegnati solo un certo numero? In base a quale criterio?
L’idea del PAX nasce dalla voglia di dare una possibilità in più ai corridori di accedere al TOR330. Come sai iscriversi non è semplice: bisogna preiscriversi e sperare nel buon esito del sorteggio. Alcuni corridori si sono preiscritti per diversi anni consecutivi senza riuscire a partecipare al TOR330. Da qui l’idea di creare delle corse che potessero essere un corridoio di accesso agevolato. Per questo TUTTI i finisher delle gare che attribuiscono PAX possono iscriversi l’anno successivo al TOR330 senza dover fare affidamento nella buona sorte. fino a esaurimento dei posti.

Ci è giunta voce che una nuova gara sta per entrare nel circuito… è possibile avere un piccolo spoiler?
Nessuno spoiler, a giorni sicuramente saremo in grado di annunciare la new entry. Posso solo dire che sarà un’altra gara in Oriente, in un posto incredibile e con una organizzazione alquanto particolare.

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