Itinerari

25 Aprile in quota, 5 (+1) itinerari nei luoghi della Resistenza

Una selezione di percorsi lungo tutto lo stivale per una giornata all'aria aperta, nei luoghi delle lotte partigiane

Il 25 aprile 1945, i vertici del Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia proclamavano l’insurrezione generale per dare l’ultimo impulso alla lunga guerra che portò alla cacciata dei nazifascisti dall’Italia. Già l’anno successivo, il 25 aprile diventava festa nazionale per celebrare la liberazione del nostro Paese e onorare il ricordo della Resistenza.
Ci sono tanti modi per festeggiare uno degli eventi fondanti della nostra Repubblica, tra cui la possibilità di trascorrere una bella giornata all’aria aperta, approfittando anche dell’arrivo della primavera. Un’occasione ideale per visitare a piedi o in bicicletta alcuni dei luoghi simbolo delle lotte partigiane che, non a caso, si svolsero prevalentemente in montagna e nelle aree più impervie e remote del paese che oggi offrono piacevoli itinerari tra natura e cultura.

Sulle tracce di Leone Ginzburg

Partendo dal Centro Italia, una bella iniziativa recente è stata realizzata a Pizzoli, in Abruzzo, dove è stato creato un percorso escursionistico dedicato a Leone Ginzburg, l’intellettuale italorusso che fu mandato qui al confino tra il 1940 e il 1943, prima di trovare la morte a causa delle percosse e torture ricevute a Roma dalle SS tedesche.
(Qui l’itinerario)

Attraverso la Linea Gotica

Alcune delle vicende più drammatiche della Seconda Guerra Mondiale si verificarono lungo l’appennino toscoemiliano dove le truppe nazifasciste costituirono la Linea Gotica, una massiccia linea difensiva fortificata che collegava il Mare Adriatico con il Mar Tirreno, nel tentativo di bloccare l’avanzata verso la Val Padana delle truppe Alleate. Questa zona, oggi diventata selvaggia e meravigliosa, custodisce alcuni dei luoghi simbolo della guerra dove si consumarono battaglie sanguinose, crudeli rastrellamenti e brutali esecuzioni. Una serie di percorsi escursionistici consente di conoscere con lentezza questo territorio ricco di contrasti.
(Qui l’itinerario)

La valle più bella del mondo secondo Hemingway

La Val d’Aveto, in provincia di Genova è un corridoio naturale di collegamento tra la costa e il capoluogo ligure e la Valle del Trebbia, che sfocia nella pianura padana in provincia di Piacenza. Per queste caratteristiche, fu uno dei luoghi più significativi della guerra di Liberazione e della cacciata delle truppe nazifasciste dal nord Italia. Proprio qui, nella primavera del 1945, transitò il grande scrittore e Premio Nobel Ernest Hemingway, in qualità di cronista a seguito dell’esercito di liberazione. E, secondo le cronache, esclamò “Questa è la valle più bella del mondo”. Ecco una proposta per andare a verificare, in bicicletta, se siete d’accordo con Hemingway!
(Qui l’itinerario)

I luoghi di un grande scrittore italiano

Mario Rigoni Stern non ha avuto la possibilità di combattere la Resistenza perché, dopo il drammatico ritorno dalla Guerra di Russia, fu arrestato e deportato in un campo di concentramento tedesco dove rimase fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ma la sua vicenda è simbolica dell’atteggiamento di molti italiani in quell’epoca: dall’adesione obbligata a un regime totalitario, alla crescita di una consapevolezza di democrazia e libertà maturata durante le tragiche vicende belliche che condurrà a opporsi al Fascismo. Tra ricordi della Prima Guerra Mondiale e i luoghi raccontati nei libri di Rigoni Stern, ecco alcuni itinerari fondanti per la storia italiana sull’Altopiano di Asiago.
(Qui gli itinerari)

Dalla preistoria alla Resistenza passando da Leonardo da Vinci

Il Monbracco, all’imbocco della Valle Po in Piemonte, è un naturale balcone affacciato sulla pianura e al cospetto di una porzione molto ampia di arco alpino. Proprio per queste caratteristiche ha rappresentato un luogo simbolico già a partire dalla preistoria, come testimoniano alcune incisioni rupestri individuate in zona. Senza dimenticare la geologia di questa sorta di monolite, costituito da una specifica quarzite particolarmente dura già utilizzata in epoca medievale e citata addirittura da Leonardo Da Vinci. Fino alla Resistenza che, sul versante che si affaccia su Barge, fu particolarmente aspra e gloriosa tanto da aver ispirato l’Ecomuseo delle Terre Resistenti nella ex stazione del paese. Non resta che partire a piedi per scoprire la bellezza di questi luoghi.
(Qui l’itinerario)

I sentieri della Resistenza in un libro

Pubblicato nel 2019, la guida escursionistica I sentieri per la libertà è stata realizzata in collaborazione con il Club Alpino Italiano e propone 30 percorsi a piedi, in tutto lo stivale, per andare alla scoperta della Resistenza.

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