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La magia di 5 laghi ghiacciati da scoprire nel mondo

Grandi, piccoli, di bassa o alta quota, di origine naturale e non, il mondo è pieno di laghi in grado di regalarci sensazioni positive, dal senso di relax alla meraviglia. Ma solo una ristretta frazione degli innumerevoli specchi d’acqua di cui si caratterizza il nostro Pianeta può andare incontro durante l’anno a un fenomeno che li rende ai nostri occhi magici: il congelamento superficiale. Se stilare una classifica dei laghi più belli del mondo risulta un processo estremamente complesso e inevitabilmente affetto da soggettività, scegliere quali tra i laghi ghiacciati del Pianeta siano i più belli non è affatto più semplice. Abbiamo provato a selezionarne 5, a nostro avviso tra i più belli, di quelli che almeno una volta nella vita si vorrebbe poter ammirare con i propri occhi.

Lago Bajkal

Considerato il lago d’acqua dolce più antico e profondo della Terra, il lago Bajkal si trova in Russia, per la precisione nella Siberia centro-meridionale, non distante dal confine con la Mongolia. Oltre a fare parte delle Sette Meraviglie della Russia, è riconosciuto dal 1996 come sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Si estende su una superficie di circa 32.000 chilometri quadrati, e come premesso, raggiunge una profondità record di oltre 1600 metri (1642 metri il valore massimo, con una media attorno ai 700 metri). A livello di volume, l’acqua contenuta nel bacino è paragonabile a quella di tutti e 5 i Grandi Laghi d’America. Uno specchio d’acqua da primato, circondato da una corona di vette: i monti del Bajkal, del Barguzin, le catene montuose dei Primorskij, Chamar-Daban e Ulan-Burgasy e, all’estremità nord, l’Altopiano Stanovoj. La sua origine si fa risalire a circa 25 milioni di anni fa. Tra gennaio e giugno resta in gran parte ghiacciato e non è raro vedere visitatori a spasso sulla superficie a bordo di slitte o furgoncini. La celebre ferrovia Transiberiana ne costeggia il lato sud-occidentale.

Pangong Tso

Il Pangong Lake o Pangong Tso è un vasto specchio d’acqua d’alta quota, situato a 4225 metri in una zona “delicata” dell’Himalaya. Pur essendo collocato a circa 150 km da Leh, capoluogo e città più grande del distretto del Ladakh (India), 2/3 della sua superficie (700 chilometri quadrati totali) ricadono infatti in territorio tibetano, dunque cinese. Presenta una lunghezza di circa 130 km, una larghezza massima di 5 km e una profondità fino a 100 metri, ed è un lago d’acqua salata. Ciò determina una sostanziale povertà in termini di biodiversità acquatica, ma è una zona particolarmente ricca in avifauna. In inverno la superficie ghiaccia completamente. Sul sito ufficiale della città di Leh, il Pangong Tso è presentato come il lago salato più alto al mondo, dalle acque che sembrano tinte di blu, magicamente in contrasto con le aride montagne che lo circondano (anche se talvolta cambiano anche colore, apparendo blu, verdi o rossastre). Molto interessante è un dettaglio legato al nome del lago, che generalmente sul web si trova tradotto come “lago vuoto”. Pangong Tso sarebbe in realtà traducibile dal tibetano in “lago di prateria d’alta quota”.

Lago Abraham

Noto anche come “lago dalle bolle di ghiaccio” (basta dare uno sguardo in gallery per capire la ragione) è un lago artificiale della provincia canadese dell’Alberta. La sua nascita risale al 1972, a seguito della costruzione della diga Bighorn Dam sul fiume North Saskatchewan e presenta una superficie di circa 54 chilometri quadrati, con profondità massima di 1321 metri. A renderlo peculiare è un fenomeno che avviene sotto la superficie ghiacciata, nei mesi invernali, rendendolo particolarmente scenografico: la formazione di bolle di metano. Dal fondale, dove il metano viene prodotto nel corso di reazioni chimiche (digestione anaerobica) ad opera di metanobatteri e archea, queste bolle risalgono verso la superficie e, incontrando strati di acqua a temperatura più bassa, congelano e formano delle pile.

Lago di Braies

Il lago di Braies si potrebbe presentare come il più fotografato del Trentino Alto-Adige, se non delle Alpi italiane. Uno specchio d’acqua incastonato tra le vette dolomitiche, divenuto una celebrità su scala nazionale e internazionale. Al punto che il forte afflusso di turisti, soprattutto nella stagione estiva, ha portato alla necessaria introduzione di regole di accesso. Il lago, che si estende su una superficie di circa 31 ettari e raggiunge una profondità massima di 36 metri, si colloca in una conca rocciosa in Val Pusteria, a una quota di 1496 metri. Nelle sue acque si specchia la Croda del Becco. La sua origine è naturale, è nato infatti in conseguenza di uno sbarramento da frana. Ad esso si legano le leggende del popolo dei Fanes. Si narra infatti che un tempo fosse possibile, con una piccola imbarcazione, raggiungere quella che era considerata la porta del Regno sotterraneo dei Fanes, situata a sud del lago, dove si staglia la Croda del Becco (in Ladino “Sass dla Porta”). In inverno il lago ghiaccia ed è possibile camminare sulla superficie (sempre con attenzione e in funzione di quanto il lago sia ghiacciato!).

Roopkund, il lago degli scheletri

Chiudiamo il nostro viaggio tra i laghi ghiacciati con un pizzico di mistero, approdando al lago degli scheletri, il Roopkund Lake. A confronto con i precedenti laghi, potremmo definirlo una pozza d’alta quota, un bacino di appena 40 metri di diametro per 2 metri di profondità situato a 5.029 m di quota nel cuore dell’Himalaya indiano, nella regione dell’Uttarkhand. Ma il mistero che lo avvolge lo rende assolutamente speciale. Il suo soprannome deriva dalla scoperta, risalente al 1942, di oltre 200 scheletri lungo le sue sponde. La scienza da anni cerca di fornire risposta alle domande sorte a seguito del ritrovamento: a chi appartenevano quei corpi e qual è stata la causa della morte? L’ipotesi nel tempo più accreditata è stata quella di una morte collettiva forse legata a una violenta grandinata, ma negli ultimi anni, nuovi studi hanno portato a elaborare ulteriori scenari. Non si esclude che si sia trattato di diversi eventi distinti, avvenuti nell’arco di 1000 anni.

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2 Commenti

  1. Buongiorno redazione,
    “Lago di Braies estensione 89 km²” ??
    è una piccola perla, non ha nemmeno un centesimo di quella dimensione.

    Saluti

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