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Le falesie del Finalese piacciono a climber e rapaci, attenzione ai divieti di arrampicata!

Finale Ligure e il Finalese sono meta di centinaia di migliaia di bikers, amanti dell’escursionismo e arrampicatori che, da tutto il mondo, ogni anno scelgono questo territorio per praticare attività outdoor. Un territorio attrezzato per praticare svariate attività sportive ma caratterizzato da una ricchezza in termini di biodiversità che lo rende fragile, da “utilizzare con cura”. Essenziale è per i praticanti delle attività outdoor avere rispetto e proteggerlo, in primis rispettando divieti e regole.

In particolare, le sue famose falesie di calcare, gli oltre 200 settori per l’arrampicata con ben 4000 vie, rendono il Finalese un vero paradiso per gli arrampicatori, ma non solo per loro: qui infatti, grazie all’habitat roccioso idoneo alla riproduzione, ogni anno Rapaci Rupicoli quali il Falco Pellegrino e il Gufo Reale depositano le loro uova.  La loro presenza, essendo all’apice della catena alimentare, è un indicatore di buona salute dell’ ecosistema in cui vivono e di cui dobbiamo avere sempre un grande rispetto.

In questo senso, l’individuazione da parte della la Provincia di Savona – dopo un accordo preso tra scalatori, WWF e LIPU che risale al 1994 – di divieto di arrampicata in alcune aree e falesie del Finalese a favore delle nidificazioni dei rapaci.

Come ogni anno è bene ricordare che a gennaio sta iniziando il periodo più delicato per i Rapaci Rupicoli presenti nel Finalese, in quanto prende il via il loro ciclo riproduttivo che porterà alla deposizione delle uova, all’allevamento dei pulli e, infine, al loro involo a fine primavera.

“Nello scorso 2022 il tasso riproduttivo delle coppie presenti è stato positivo, grazie alla correttezza della grande maggioranza degli arrampicatori che hanno rispettato i divieti, ed ha prodotto una nuova preziosa generazione di rapaci. È ammirevole come nel Finalese si sia riusciti a coniugare l’attività dell’ arrampicata sportiva con la tutela dei rapaci rupicoli” commenta Carlo Lovisolo, Guida Ambientale Escursionistica CEA Finale Ligure e socio WWF.

Anche quest’ anno come negli anni precedenti, si richiede dunque a tutti i climbers di rispettare le zone di divieto di arrampicata parziali, dal 1 Gennaio al 31 Luglio, e quelle permanenti tutto l’anno.

Dove NON si può arrampicare

Di seguito l’elenco delle pareti protette e relativi periodi di interdizione:

  • Caprazzoppa – Divieto permanente da ripetitore tv fino a falesia sul mare sotto la torre Colombara (a valle della Via Aurelia ), lato EST SUD
  • Pianarella – Divieto permanente dopo “Via Lunga” (che rimane aperta) fino a San Bernardino.
  • Monte Tolla – Divieto temporaneo dal 1 gennaio al 31 luglio
  • Bric Reseghe – Divieto temporaneo dal 1 gennaio al 31 luglio
  • Casa del Vacche – Divieto permanente da dopo via “Peter Pan” fino a inizio della Valle Cornei in prossimità del ponte Cornei.
  • Rocca di Corno – Divieto permanente da oltre via “Il Futuro è un’Ipotesi” alla prossimità del Ponte Cornei.
  • Rocca degli Uccelli – Divieto temporaneo dal 1 gennaio al 31 luglio
  • Bastionata di Boragni – Divieto temporaneo dal 1 gennaio al 31 luglio, Settore destro e centrale.
  • Capo Noli – Divieto permanente tutta la falesia da sopra la Via Aurelia

Per restare aggiornati sui divieti e sullo stato delle falesie si consiglia di visitare il sito www.finaleoutdoor.com

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