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In Abruzzo nascono le aziende “Bear Friendly”, impegnate nella tutela dell’orso marsicano

Nel Parco Nazionale della Maiella molte aziende, dedite alla produzione di miele, olio, frutta e ortaggi, si impegnano nell’adottare tecniche e comportamenti per favorire la tutela dell’orso marsicano. Un impegno premiato con il marchio “Bear Friendly”, istituito dal Parco in collaborazione con il WWF Italia, attribuito quest’anno ai primi 20 produttori che operano nei comuni dell’area protetta, applicando specifici disciplinari a favore dell’orso e del suo habitat.

“Il marchio Bear Friendly – spiega il WWF – è un’azione che mira a premiare e dare visibilità a tutti coloro che nella loro attività quotidiana agiscono consapevolmente per evitare situazioni di conflitto con l’orso e applicano volontariamente tecniche di produzione a basso impatto sull’ecosistema.”

La premiazione ufficiale, con consegna dei kit “Bear Friendly” e dei diplomi a 20 agricoltori e apicoltori, si è svolta lo scorso 19 dicembre a Sulmona (AQ), in un incontro che ha visto la partecipazione di Lucio Zazzara, Presidente del Parco Nazionale della Maiella, Luciano di Tizio, Presidente WWF Italia, Luciano Di Martino, Direttore del Parco Nazionale della Maiella, Giovanna Di Domenico, Tecnico Parco Nazionale della Maiella e Marco Marsilio, Presidente della Giunta Regionale d’Abruzzo.

“Dalla collaborazione tra operatori del territorio e chi questo territorio deve salvaguardarlo e valorizzarlo si possono ottenere grandi risultati, oggi sono stati consegnati gli attestati ad aziende amiche dell’orso che dovranno diventare sempre di più e stare sempre più insieme per la tutela dell’ambiente e dell’economia” le parole del presidente WWF Luciano Di Tizio.

“Siamo alla fine di un percorso fatto con questi primi 20 operatori, insigniti del marchio ‘Bear Friendly’ che di per sé è la certificazione della possibilità di una profonda collaborazione tra tutte le forze produttive del territorio – il commento del presidente del Parco Zazzara – Ovviamente è solo una parte delle politiche che il Parco sta mettendo in atto per unificare la propria azione con quella di tutti coloro che cercano di migliorare le condizioni di vita sul territorio”.

La lista delle aziende “Bear Friendly”

Di seguito la lista delle 20 aziende premiate:

  1. Azienda Agricola Giardini Di Giulio;
  2. Apicoltura Dolci Colline di Carlo Paolucci;
  3. La Casa del Miele di Egidio Berardinucci;
  4. Azienda Apistica Le Tartufaie;
  5. Azienda Apistica Abbaprid;
  6. Azienda Apistica Luca Finocchio;
  7. Apicoltura Carla Di Michele;
  8. Azienda agricola Di Nardo Michele;
  9. Apicoltura Bianco;
  10. Apicoltura Il Tartufo degli Eremi;
  11. Cooperativa di Comunità Tavola Rotonda;
  12. Azienda Agricola Poderi Lupone;
  13. Azienda Apistica Le Api di Papà;
  14. Apicoltura Glam;
  15. Apicoltura Colle Salera;
  16. L’alveare dell’orso di Pasquale Rattenni;
  17. Apicoltura Rosalba Spineto;
  18. Azienda Agricola Tenuta Arabona;
  19. Agriturismo La Torretta;
  20. Apistica Di Cesare.

Il valore “commerciale” dell’orso

La presenza dell’orso sul territorio fa bene alla biodiversità ma anche all’economia. Questo il messaggio che ha voluto diffondere il WWF in occasione della attribuzione dei primi marchi “Bear Friendly”, riportando i dati di uno studio commissionato nell’ambito del progetto Life ARCPROM – “Bentornato Orso gentile” (tra le cui azioni rientra anche il marchio “Bear Friendly”), co- finanziato dall’Unione Europea per migliorare la coesistenza uomo-orso attraverso la comunicazione, il dialogo con il territorio e la prevenzione-gestione delle situazioni in cui uomo e orso possono venire in contatto. Studio volto a misurare l’impatto economico dell’orso marsicano per il territorio in cui vive rispetto alla sua narrazione positiva sui media.

“L’obiettivo della ricerca – spiega il WWF – è stato quello di valutare il ‘servizio ecosistemico culturale’ gratuito offerto dall’orso marsicano, in termini di pubblicità indiretta, ovvero, quel valore “commerciale” generato dai passaggi o citazioni sui principali canali media nazionale e locali in cui si è scritto o parlato di orso marsicano veicolando allo stesso tempo verso potenziali visitatori l’immagine dei parchi e dei territori che lo ospitano. La ricerca ha rilevato oltre 400 tra articoli e video sull’orso marsicano censiti tra il 2015 e il 2020. Essi hanno generato un valore promozionale di pubblicità indiretta stimato in oltre 9 milioni di euro, calcolato per difetto in base ai moduli pubblicitari offerti e ai relativi prezzi di listino. Una cifra a cui corrisponde una “pubblicità” gratuita che risulta nettamente superiore alle spese sostenute per la gestione del conflitto uomo-orso in termini di prevenzione e indennizzo dei danni economici causati dal plantigrado.

La tecnica econometrica utilizzata (Advertising Value Equivalency -AVE) ha permesso di stimare quanto sarebbe costata una campagna pubblicitaria in base allo spazio occupato sulla pagina per la stampa e alla durata delle trasmissioni televisive. Oltre all’enorme beneficio derivato all’immagine, la presenza dell’orso implica un ecosistema sano anche grazie ai numerosi effetti positivi (servizi ecosistemici) svolti da questa specie e il cui valore economico è inestimabile. Il valore “commerciale” dell’orso in termini di AVE è solo una fetta del reale valore dell’orso e rappresenta il contributo che la specie offre all’economia.”

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