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Alpi Graie. Muore per una scarica di sassi Marco Diliberto, il parapendista in volo nella Luna piena

Nel pomeriggio di domenica 25 settembre, I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sono intervenuti in una lunga operazione per recuperare un escursionista deceduto poco sotto la cima della Rocca Patanua (2409 m), sulle Alpi Graie, nel comune di Condove (TO), colpito presumibilmente da una scarica di sassi. La chiamata di emergenza è stata lanciata poco prima delle 14.30 da un tecnico del Soccorso Alpino che si trovava sul posto in attività individuale e che ha prestato i primi soccorsi. La vittima era priva di conoscenza a valle del sentiero dove lo aveva sbalzato la piccola frana.

Poiché la zona era interessata dalla nebbia, il Servizio Regionale di Elisoccorso ha trasportato una prima squadra del Soccorso Alpino con un infermiere circa 500 metri di dislivello a valle del punto dell’incidente e in seguito una seconda squadra con due tecnici del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Il personale ha raggiunto a piedi l’escursionista e ha proceduto con la stabilizzazione e l’imbarellamento, prima di iniziare la discesa, sempre a piedi, utilizzando anche tecniche alpinistiche per calare la barella.

All’altezza del punto in cui erano state sbarcate le squadre, è potuta intervenire l’eliambulanza la cui equipe sanitaria ha tentato le manovre di rianimazione cardiovascolare per poi constatare il decesso dell’uomo. La salma dell’escursionista deceduto alla Rocca Patanua è stata presa in carico dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza che ha espletato le operazioni di Polizia Giudiziaria.

Marco Diliberto, il parapendista nella Luna

La vittima dell’incidente è risultata essere l’astigiano Marco Diliberto, 40 anni, membro della nazionale italiana di parapendio acrobatica, protagonista a inizio anno di uno “scatto perfetto”. Era lui il parapendista che appariva al centro della Luna Piena sul Campanil Basso, nella eccezionale fotografia inseguita per 3 anni e finalmente realizzata, anche grazie al parapendista, dal fotografo di Molveno Filippo Frizzera.

Un progetto fotografico nato con l’obiettivo iniziale di immortalare la Luna in allineamento con la guglia dolomitica, senza considerare l’utilizzo di parapendii. “Poi mi è venuta voglia di alzare un po’ l’asticella della difficoltà, e ho pensato di coinvolgere Nicola Donini, che è un pilota esperto, nonché campione italiano, di parapendio, anche lui di Molveno”, ci raccontava Frizzera qualche mese fa. La coppia ha collaborato a vari tentativi a partire dal 2019 poi lo scorso inverno, in quello che si è rivelato il tentativo vincente, Donini ha chiamato in squadra Diliberto. I parapendii in volo nella Luna avrebbero dovuto essere due, ma la fotografia, così come la vita, non va sempre secondo i piani.

Abbiamo fatto una prima prova all’alba di giovedì ed è andata male perché c’era troppo vento – raccontava ancora Frizzera – . Io sono salito a 1800 metri con gli sci da scialpinismo, abbiamo fatto una prova radio alle 6, poi si sono lanciati col parapendio e arrivati a una quota di 1400 metri circa hanno subito delle raffiche troppo pesanti, decidendo che fosse meglio scendere. Abbiamo riprovato venerdì mattina: io mi trovavo posizionato un po’ più in basso perché il tragitto della Luna e l’orario erano diversi, i due parapendii in volo al posto giusto al momento giusto, insomma era tutto pronto quando 5 minuti prima dell’alba, forse anche meno, Nicola mi chiama e mi segnala un problema tecnico per cui si trovava costretto a scendere. Dunque è rimasto nel cielo solo Marco, che non avevamo istruito sul dove andare, non aveva neanche una posizione GPS di riferimento, perché io i miei calcoli li avevo fatti con Nicola, definendo un tragitto preciso per seguire il movimento della Luna. E così alla fine sono riuscito a posizionare Marco, inviandogli indicazioni via radio, del tipo ‘più a Sud, più a Nord, più in alto, più in basso’, precisamente dentro la Luna per un secondo o forse due, giusto il tempo di effettuare lo scatto. La cosa divertente è che quando ho mostrato loro lo scatto, Marco non riusciva a credere che quel puntino nella Luna fosse proprio lui.

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