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“Cheese”, il formaggio in bella mostra

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BRA, Cuneo — Una carrellata di formaggi provenienti da tutta l’Europa si aprirà domani, 21 settembre, la rassegna "Cheese" a Bra, sulle colline cuneesi. Tra mercatini, laboratori e incontri e tante altre iniziative i visitatori sono condotti alla scoperta del vero formaggio artigianale. 

La rassegna è un carrefour di prodotti locali delle montagne europee, con l’esposizione di ben 9 formaggi Dop (Denominazione di origine protetta) e 62 produttori caseari Pat (Produzione artigianale tradizionale). Si potranno assaggiare piatti tipici nelle cucine tradizionali, che allestiranno chioschi di degustazione anche nella Piazza della Birra, dove ai piatti si potrano abbinare 14 tipi di birre artigianali.
 
Novità del salone di quest’anno è la presenza dei Paesi dell’est Europa, in particolare la Romania, rappresentata dalla Branza de Burduf, uno dei simboli della nazione. Sempre dall’Est provengono lo Sir iz Mijehail, detto il "Formaggio nel sacco" della Bosnia Erzegovina, e il Motal, che viene prodotto sulle montagne armene, a 4000 metri.
 
Tra le altre specialità straniere, ci saranno sui banchi del mercatino anche i caprini invecchiati nelle grotte svedesi, il formaggio caramellato del fiordo norvegese di Sogne e le confetture dei villaggi romeni della Transilvania.
 
Ma all’attrazione gastronomica la fiera cerca di unire un’offerta culturale proponendo corsi, convegni e incontri per conoscere meglio lo sterminato universo caseario e le culture ad esso legate.
 
A questo scopo saranno attivati 32 laboratori interattivi, per adulti e per bambini. Sotto il tendone del "Circo del Gusto", grandi e piccoli potranno scoprire la realtà della produzione dei formaggi, dall’allevamento degli animali al prodotto finito. Inoltre, saranno tenute vere lezioni di assaggio dei prodotti caseari per affinare il gusto.
 
Oltre all’esposizione dei formaggi, il Cheese ospiterà anche l’asta del vino, dove verranno battuti alcuni lotti di bottiglie tra i 300 migliori produttori italiani.
 
Quest’anno, la fiera registra un boom di presenze straniere: l’80 per cento dei posti della rassegna sono già stati prenotati e, di questi, un terzo dagli stranieri, in prima posizione gli statunitensi, seguiti da australiani, tedeschi, olandesi e inglesi.
 
Una riflessione particolare sarà condotta sulla difficile condizione economica dei pastori, il cui numero negli utlimi dieci anni in Italia si è dimezzato. La manifestazione, secondo il presidente della Fondazione Slow Food Piero Sardo, cambierà radicalmente la strada della produzione casearia, rimettendo in primo piano la qualità del formaggio artigianale e le diverse "identità alimentari".
 
 
 
 
Candida Cereda
 
photo courtesy of http://www.cheese.slowfood.it/ 

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