Mostre e convegni

Mostre, teatro e chiacchierate con Reinhold. L’estate 2022 dei Musei Messner

Pensavamo che tutti conoscessero Reinhold Messner, ma la Lonely Planet non se n’era ancora accorta. A colmare la lacuna, qualche settimana fa, è stato un articolo sul sito del più importante editore di guide del mondo. Claire Naylor, giornalista londinese, ha proposto un elenco dei 12 musei più importanti o più innovativi d’Europa. L’elenco comprende mete classiche come i Musei Vaticani di Roma, il Museu Picasso di Barcellona e il Museo dell’Acropoli di Atene, e novità come la H.C. Andersen Hus, la raccolta dedicata a Hans Christian Andersen a Odense, la sua città natale. A rappresentare il nostro paese è lo “straordinario Messner Mountain Museum, un mosaico di sei musei nelle Alpi italiane, che Reinhold Messner ha ideato per descrivere il rapporto tra l’uomo e la montagna”. 

L’articolo prosegue citando le strutture che fanno parte della rete, e cioè Castel Juval in Val Venosta, Castel Firmiano presso Bolzano, il MMM Ortles a Solda, Castel Ripa a Brunico, il MMM di Plan de Corones e la fortezza-museo di Monte Rite, al confine tra la Val di Zoldo e il Cadore, che è anche l’unico museo della rete fuori dai confini dell’Alto Adige/Sudtirolo. La foto di apertura del servizio mostra una delle terrazze di Plan de Corones, disegnate dall’archistar Zaha Hadid. 

Essere citati in questo modo dalla Lonely Planet ci fa piacere, d’altronde questo è un momento positivo per noi. I visitatori sono ridiventati numerosi già nell’estate 2021, e lo sono rimasti nello scorso inverno, quando sono stati aperti i MMM di Castel Ripa, di Solda e di Plan de Corones, che è accanto alle piste da sci” spiega Magdalena Messner, la seconda dei quattro figli di Reinhold, che dall’anno scorso è la responsabile dei musei.   

Il 17 giugno, a Castel Firmiano, l’alpinista più famoso del mondo e sua Magdalena hanno presentato gli eventi culturali e gli appuntamenti dell’estate nella rete dei MMM. Il programma comprende mostre, spettacoli teatrali, chiacchierate intorno al fuoco. Più dei quadri, delle sculture, dei cimeli alpinistici e degli attori, i visitatori hanno voglia di incontrare Reinhold, e di ascoltare i suoi racconti di avventura. 

Io mi occupo della gestione e delle iniziative dei musei, ma la star rimane mio padre, ed è giusto così. Abbiamo messo in programma molti incontri, ma ne potremmo fare di più. Quelli serali, davanti al fuoco qui a Castel Firmiano, l’anno scorso sono stati sempre esauriti” spiega Magdalena Messner. Chi vuole partecipare, oltre a informarsi (e quando serve a prenotare) chiamando lo 0471.631264 o scrivendo una mail a info@messner-mountain-museum.it, deve far attenzione alla lingua. Cinque dei Dialoghi attorno al fuoco (o Gespräche am Feuer) previsti a Castel Firmiano ad agosto si svolgeranno in tedesco, e uno solo, quello del 17, in italiano. 

Entrambe le lingue, più l’inglese per i visitatori stranieri, saranno utilizzate nelle Camminate all’alba in compagnia di Reinhold Messner sull’altopiano di Plan de Corones, previste il 7 e il 28 agosto. Il 29 settembre, la camminata si svolgerà al tramonto. In entrambi i casi gli orari degli impianti saranno ampliati per i partecipanti. Gli eventi saranno preceduti o seguiti dalla visita del museo. Non sono previsti problemi di lingua (ma sarà assolutamente necessario prenotare) per la Celebrazione dei 20 anni del MMM Dolomites, allestito in un forte della Grande Guerra sui 2181 metri del Monte Rite, che offre un panorama verso la Schiara, l’Agner, le Pale di San Martino, la Civetta, la Marmolada, le Tofane, il Pelmo, il Sorapiss, l’Antelao e le Dolomiti d’oltre Piave. 

Venerdì 5 agosto, dopo la salita in navetta dal Passo Cibiana, sono previste una visita del museo guidata da Reinhold, una breve conferenza dell’alpinista altoatesino, il ritorno al Passo Cibiana e una cena. L’indomani, sabato 6, visita guidata per la stampa, seguita da un pranzo con Reinhold e Magdalena. 

A Castel Firmiano, è aperta dallo scorso marzo a novembre la mostra Fibres of the Mountains, con le sue opere d’arte in tessuto realizzate dall’artista altoatesino Daniel Costa. “Le opere hanno le loro radici nelle montagne del Nepal. Sono radicate nella terra dove pascolano yak, pecore e capre, dove sono le montagne a scandire il ritmo della vita e della sopravvivenza, ad alimentare l’artigianato e ispirare la mitologia”. I tessuti in mostra sono il risultato delle ricerche di Costa su tecniche di lavorazione di oggi o del passato, ma sempre molto complesse. Un altro tema della mostra è il confronto tra la vita dei montanari in Nepal e in Alto Adige. 

Castel Firmiano, Schloss Sigmundskron in tedesco è sorto nel Medioevo, ma ha avuto un ruolo nella storia dell’Alto Adige anche pochi decenni fa. Nel 1957, su invito di Silvius Magnago, oltre 30.000 Südtiroler si sono riuniti qui per manifestare per l’autonomia della loro Provincia dal Trentino. Lo slogan più gridato, invece di Los von Rom (“Via da Roma”) fu Los von Trient, ovvero “Via da Trento”. Avrà al centro una riflessione sulla storia recente e sul futuro di questa terra lo spettacolo teatrale Autono… Who Cares?, che andrà in scena a Castel Firmiano il 16 settembre. Gli attori Annalisa Cantini, Anna Neuwirth, Nadia Rungger e Martin Troger, tutti altoatesini propongono una “riscrittura gioiosa” del secondo Statuto di Autonomia. “Digita il tuo statuto con gli occhi, con i pollici, condividilo con vicine e vicini. Lascia che completino, sovrascrivano, riformulino i tuoi pensieri. Per ogni nuovo anno ci saranno altri 10 statuti, e poi un altro e un altro ancora, finché non ci distingueremo più, perché siamo entrambi ugualmente diversi. Tutto deve essere scritto esattamente com’è scritto. Continuate a scrivere. Stop war. Create peace” recita l’appello degli ideatori.  Al centro dell’iniziativa, dello spettacolo del 16 settembre e di un tour che toccherà molti altri centri altoatesini, è la ricerca di valori (diversità, rispetto, riconoscimento, compassione) per una coesistenza in Alto Adige e in Europa. Per partecipare occorre rivolgersi al MMM di Firmiano, per conoscere lo spettacolo e i suoi autori si può consultare il sito www.theater-bozen.it. 

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Un commento

  1. Messner? No , grazie , faccio altro!
    Ma come ? È sempre contrario agli impianti! Ma ora gli fanno comodo X i turisti
    Bho!

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