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Arrampicata in falesia: le domande da porsi per non correre rischi

L‘arrampicata indoor è una attività sportiva che affascina un pubblico sempre più ampio. Cresce annualmente il numero di appassionati che iniziano a muovere i primi passi in verticale nelle palestre, a seguito dei quali il passaggio alla roccia risulta quasi spontaneo. Ma attenzione, saper arrampicare, anche bene, in una struttura artificiale non equivale in maniera diretta ad avere la giusta preparazione per l’arrampicata in falesia. La ragione è presto detta: l’ambiente montano presenta sempre pericoli e rischi di cui è importante essere consapevoli. Scopriamo quali siano tali rischi insieme alle Guide Alpine, professionisti dell’arrampicata che insegnano, oltre alle tecniche di progressione su roccia, proprio a gestire il rischio negli sport e nelle attività di montagna.

Il Collegio Nazionale delle Guide Alpine Italiane ha stilato una lista di domande (e relative risposte) che ognuno dovrebbe porsi quando si decide in quale falesia andare, e una volta sul posto. Una lista che non è da considerarsi esaustiva e sufficiente, ma utile come strumento iniziale ai fini della prevenzione degli incidenti o dei quasi-incidenti.

Preparazione a casa

Prima di andare alla scoperta di una nuova falesia è bene verificare il proprio livello tecnico e la propria attrezzatura, documentarsi e arrivare alle pareti preparati. Cercate informazioni sul meteo e sulle condizioni della falesia, chiedendo ad esempio alle Guide Alpine o a conoscitori esperti della zona.

Comportamento in falesia

L’ambiente della falesia, soprattutto se conosciuto e frequentato spesso, può indurre a una sottovalutazione del rischio e a un eccesso di confidenza dovuto alla familiarità del luogo (avvicinamenti brevi, aree attrezzate) e delle persone che vi si trovano (amici, conoscenti). Durante l’attività è bene fare caso al comportamento proprio e del nostro compagno:

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