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Alpi sempre più virtuose, assegnate 19 Bandiere Verdi

A Cortina Bandiera Nera per la questione "pista da bob"

Legambiente ha assegnato quest’anno 19 Bandiere Verdi alle Alpi, “sempre di più culla di esperienze virtuose capaci di puntare sulla sostenibilità ambientale”. Il numero totale dei vessilli green assegnati all’arco alpino in 20 anni di campagna sale così a 241. Le 19 Bandiere Verdi 2022 sono state assegnate, come si legge nel comunicato ufficiale di Legambiente, “premiando realtà, comunità, imprese e start-up, amministrazioni locali, ma anche singoli cittadini che si danno fare per valorizzare il territorio montano rispettando l’ambiente”.

Tra le parole chiave associate ai vessilli assegnati nel 2022: sostenibilità ambientale, tutela e valorizzazione del paesaggio, agricoltura e filiera agroalimentare, innovazione e servizi smart, comunità locali che fanno rete. A Piemonte e Friuli Venezia Giulia sono andate 4 bandiere verdi a testa, a Lombardia e Trentino 3 a testa, al Veneto 2, a Liguria e Alto Adige 1 a testa. Infine da segnalare una Bandiera che supera i confini regionali, diventando di rilevanza nazionale, assegnata ad Appia: la rete della Pastorizia Italiana.

Le Bandiere Verdi 2022

Di seguito la lista delle Bandiere Verdi 2022 suddivise per regione:

Le motivazioni della “Giuria”

Di seguito le motivazioni alla base di ciascun riconoscimento:

Bandiere Nere 2022

Non mancano, anche quest’anno, gli esempi negativi. 10 le Bandiere Nere assegnate lungo l’arco alpino, secondo la seguente distribuzione: 3 in Piemonte, 1 in Valle d’Aosta, 1 in Lombardia, 1 in Alto Adige, 1 in Trentino, 1 in Veneto, 1 in Friuli-Venezia Giulia e 1 speciale nelle Marche. “Nel complesso osserviamo che con gli anni sono sempre meno numerose rispetto alle verdisi legge nel report – . In parte forse per quel po’ di coscienza ambientale che lentamente sta crescendo anche nei soggetti più refrattari e in parte perché c’è una monotonia di questioni che si ripetono.”

Nel dettaglio:

Le motivazioni sono le seguenti:

Il report completo della Carovana delle Alpi 2022 è scaricabile al seguente link.

2022, un anno importante per la Carovana delle Alpi

Nel 2022, l’iniziativa della Carovana delle Alpi di Legambiente, festeggia come premesso i suoi primi 20 anni. Occasione per fare un bilancio di questi due decenni di attività è stato il VI SUMMIT, dal titolo “STRATEGIE IN COMUNE- Percorsi di progettazione condivisa su: comunità energetiche, turismo, agricoltura/foreste e green communities”, organizzato a Chiaverano (TO), durante il quale sono state premiate le Bandiere Verdi.

In 20 anni di Carovana delle Alpi, Legambiente ha censito 459 situazioni lungo l’arco alpino, riconoscendo 241 progetti meritevoli della Bandiera Verde e 218 della Bandiera Nera, quest’ultima assegnata per pratiche dannose che provocano lacerazioni nel territorio montano. Piemonte e Lombardia risultano le regine delle Alpi  per vessilli green, rispettivamente con 61 e 47 bandiere verdi ricevute, al contempo sono quelle che hanno ricevuto anche più bandiere nere (la Lombardia ne conta 54 mentre il Piemonte 44). In questi anni altre bandiere verdi sono andate a: Liguria 7, Valle d’Aosta 22, Lombardia 47, Alto Adige 14, Trentino 27, Veneto 23, Friuli-Venezia Giulia 39, Nazionale 1. Per quanto riguarda le bandiere nere, conferite in questi vent’anni alla Liguria 7, Valle d’Aosta 20, Alto Adige 12, Trentino 22, Veneto 22, Friuli-Venezia Giulia 37.

“In questi vent’anni attraverso la nostra campagna di Carovana delle Alpi – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – abbiamo raccontato l’arco alpino con le sue storie di sostenibilità ambientale che arrivano dal basso e che lasciano ben sperare, e al tempo stesso abbiamo anche puntato il dito contro quelle pratiche dannose che lacerano il territorio montano. Oggi la montagna può assumere nuovi significati e valori, non più come territorio disagiato, ma al contrario come spazio dinamico capace di fornire risposte concrete alla crisi ambientale a partire da stili di vita improntati sulla sostenibilità. Ma perché ciò accada, al pari della città, deve saper rispondere ai bisogni dei cittadini coraggiosi e caparbi che hanno scelto di fermarsi o di ritornare in questi luoghi. Da questo punto di vista, ci auguriamo che i fondi del PNRR in parte possano sopperire poiché non si può pensare ad una comunità senza servizi socio-sanitari, istruzione, trasporti, servizio postale o anche più semplicemente senza negozi di prossimità”.

“I tanti protagonisti delle Bandiere Verdi – spiega Vanda Bonardo Responsabile Alpi di Legambiente – ci hanno dimostrato e stanno dimostrando giorno per giorno che un modo diverso di vivere e di costruire sviluppo locale è possibile. Nei progetti premiati c’è una certa idea di futuro che non dimentica le difficoltà del momento e al contempo è proiettata con coraggio su una dimensione prossima di mitigazione e adattamento agli incombenti cambiamenti climatici. Molteplici i progetti innovativi nati negli anni, basati su modelli alternativi di sviluppo, sulla green economy e sulla soft economy. Nuove attività, allo stesso tempo sociali, economiche e di tutela dell’ambiente, per dare nuova vita alle comunità che abitano le aree interne. Peculiare è la diversità di soggetti premiati, vanno dai singoli, alle cooperative, alle imprese, ai gruppi culturali e del volontariato, alle start up, intrecciati con le istituzioni locali dove sono presenti in forza i piccoli comuni, ma anche i parchi e le unioni montane. Una simbiosi tra pubblico e privato che fa ben sperare per la montagna”.

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