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Quando la montagna si trasforma in Disneyland

I Monti Sibillini avranno la loro Disneyland. E’ questa la notizia che arriva da Sarnano, sul versante maceratese del massiccio. Una settimana fa, il 20 aprile, il sindaco Luca Piergentili, il governatore delle Marche Francesco Acquaroli e l’assessore regionale alla ricostruzione post-sismica Guido Castelli hanno presentato il nuovo “Sistema integrato della montagna Sarnano-Monti Sibillini”, che verrà realizzato nei prossimi anni nella zona. 

Si tratta di un investimento imponente, per complessivi 36 milioni di euro, finanziato per l’80% (29 milioni) dal settore pubblico, con fondi provenienti dal PNRR e del CIS, il Contratto Istituzionale di Sviluppo che si occupa della ricostruzione dopo il terremoto del 2016 che ha devastato i Monti Sibillini e Amatrice. Il restante 20% dell’importo, pari a 7 milioni di euro sarà invece a carico di un soggetto privato, la Sassotetto srl, che già gestisce gli impianti di risalita e altri servizi. L’intervento per il rilancio di Sarnano, che ha come obiettivo “la valorizzazione del comprensorio montano e sciistico” interesserà un’area di circa 130 ettari, e dovrebbe essere realizzato in 3 o 4 anni. 

A presentarlo a Sarnano, insieme ad amministratori e politici, sono stati il professor Valerio Temperini dell’Università Politecnica delle Marche, il progettista Andrea Agrati, l’architetto Andrea Silipo e l’ingegner Giustino Di Emidio. “E’ un sogno, qui tanti soldi non si sono mai visti” ha commentato il sindaco Piergentili secondo il sito Cronache Maceratesi. “Dobbiamo invertire la tendenza allo spopolamento delle aree interne” ha aggiunto il governatore Acquaroli. 

Prima di descrivere gli interventi previsti ci sono due precisazioni da fare. La prima è che Sarnano, nota grazie al suo splendido borgo medievale, ospita da decenni nel suo territorio la più importante stazione sciistica delle Marche, quella di Monte Sassotetto. Per questo motivo, e con assoluta coerenza, il Comune più di trent’anni fa si è rifiutato di entrare a far parte del Parco nazionale dei Monti Sibillini, istituito da una serie di leggi e decreti tra il 1988 e il 1991. Basta uno sguardo a una mappa per vedere il cuneo non protetto che sale da Sarnano verso il cuore del massiccio. Il “Sistema integrato” presentato al pubblico e alla stampa il 20 aprile non è quindi una forzatura rispetto al Parco e ai suoi regolamenti. Scorrendo l’elenco degli interventi previsti, anche se le parole d’ordine “innovazione e sostenibilità” sembrano francamente eccessive, non si trovano progetti dall’impatto ambientale esagerato. 

Cuore dell’intervento è la sostituzione con una nuova cabinovia del vecchio impianto di risalita Sassotetto-Maddalena. Secondo il sindaco Piergentili, ci vorrà “un impegno finanziario di oltre 11 milioni”. Riguardano la località in veste invernale anche la copertura dei due tapis roulant già esistenti, la realizzazione di una pista per il pattinaggio su ghiaccio, e l’installazione di nuove protezioni per la sicurezza lungo le piste da sci. Riguardano entrambe le stagioni il nuovo “resort ecologico” che prenderà il posto di un vecchio rifugio, un “igloo” bianco che prenderà il posto di un edificio abbandonato, un glamping, un “campeggio glamour di lusso” che verrà aperto tutto l’anno. Si rivolgono invece al pubblico estivo la nuova pista da sci in plastica, la pista per gommoni a ciambella gonfiabili, un impianto per il volo dell’angelo, un alpine coaster (cioè un bob su rotaia), un parco avventura, uno zoo percorribile in auto, una parete artificiale di arrampicata sportiva e alcuni interventi sui sentieri. Lo scopo, hanno spiegato i promotori, è di invogliare i turisti a restare “almeno 5-7 giorni” sul territorio.  

A parte lo zoo, che nel progetto si chiama “safari adventure”, e su cui il Parco, le associazioni ambientaliste e l’ISPRA potrebbero avere qualcosa da ridire, gli interventi previsti non dovrebbero avere un impatto eccessivo sul paesaggio del Monte Sassotetto e dintorni, che sono già stati ampiamente trasformati da strade, edifici e impianti di risalita. Il recupero delle vecchie strutture è positivo, e la sostituzione di una seggiovia obsoleta con un impianto più moderno, e da utilizzare anche in estate, non può far scandalizzare. A sorprendere, in realtà, è lo spirito complessivo del progetto. Ai visitatori delle Marche, aumentati nell’ultimo anno anche grazie a un testimonial come Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale di calcio che ha trionfato agli Europei e poi non è stata ammessa ai Mondiali, si propongono due modi di fare e viaggiare opposti. 

A bassa quota, in campagna e tra i borghi, si propone un’esplorazione libera e attenta, fatta di degustazioni di vino e piatti tipici, visite a musei e monumenti, di esperienze “lente” nel territorio. Più in alto invece, dove per gli escursionisti e gli alpinisti inizia il regno della libertà, i visitatori che il Comune di Sarnano e la Regione Marche vogliono attirare in futuro dovrebbero rinchiudersi “per almeno 5-7 giorni” in un recinto dove praticare attività sportive e giochi, rilassandosi in strutture più o meno “glamour”, ma senza avere rapporti con i veri Monti Sibillini, che iniziano appena al di là.

L’aumento di attenzione e di fondi per le aree interne ci piace, le Marche restano una terra splendida e sorprendente. L’idea del recinto, delle piste per giochi sportivi costruite una accanto all’altra, del “glamour” a ogni costo invece ci intristisce profondamente, e giustifica l’uso della parola Disneyland. A proposito di tristezza, che animali si prevede di rinchiudere nello zoo, o “safari adventure” che sia? 

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4 Commenti

  1. Ma conoscono il territorio su cui faranno queste grezzate truzze ?
    Io penso che gli amministratori non sanno minimamente cosa amministrano.
    Gli impianti di cui parlano come i migliori delle marche sono in una posizione che non permette di sciare più di 2 mesi all’anno a meno che non usino neve artificiale, il trand di questi ultimi inverni non da un futuro roseo per impianti esposti ad est non protetti da possibili venti di scirocco dell’adriatico.
    Ma poi la pista in sintetico, la pista per i gommoni , ma per piacere dove diavolo siamo a mirabilandia?

  2. Chissà perché vogliamo sempre “la bicicletta”, sempre più spesso quella elettrica.
    Noia di vivere per incapacità di scoprire ?

  3. “E’ un sogno, qui tanti soldi non si sono mai visti” ha commentato il sindaco Piergentili.
    E naturalmente dovete dividerli e intascarveli il prima possibile con zero dubbi sulla necessità dell’intervento.

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