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Alpinisti bloccati nella nebbia, due interventi delicati su Monte Rosa e Sass de Stria

Nel corso del lungo ponte del 2 giugno, il Soccorso Alpino è stato chiamato a gestire innumerevoli incidenti, su Alpi e Appennini, complici le temperature estive, che hanno spinto in tanti a cercare ristoro in quota. Temporali improvvisi e sviluppo di nebbie hanno però causato non pochi disagi. Due interventi particolarmente delicati, hanno visto intervenire le squadre in soccorso di due cordate bloccate in alta quota in condizioni di scarsa visibilità, rispettivamente sul Monte Rosa e sul Sass de Stria, in Dolomiti.

Alpinisti bloccati sul Monte Rosa nella nebbia

Nel primo pomeriggio di giovedì 2 giugno, il Soccorso Alpino e Speleologico è stato chiamato a intervenire nella zona del Monte Rosa, lato Valsesia (VC) per una cordata di 3 alpinisti (due uomini e una donna residenti a Verbania) bloccati poco sotto la cima della Piramide Vincent lungo la Cresta del Soldato intorno a quota 4100 metri. I malcapitati erano sfiniti, con un principio di ipotermia in una zona interessata da fitta nebbia.

Le condizioni meteo non hanno consentito al Servizio Regionale di Elisoccorso di raggiungerli per cui sono state elitrasportate da Alagna Valsesia al Rifugio Mantova due squadre del Soccorso Alpino del Piemonte e della Guardia di Finanza che sono partite a piedi in direzione degli alpinisti bloccati. Alle operazioni ha partecipato  anche il Soccorso Alpino Valdostano. La squadra di soccorritori che tentava l’avvicinamento lungo la via normale della Vincent, arrivata a quota 4050 m ha dovuto ripiegare a causa del forte vento.

Si è allora tentato dal versante sud. Due tecnici sono stati verricellati per poi proseguire a piedi in salita e hanno raggiunto gli alpinisti in difficoltà, che sono stati in grado di procedere in autonomia, con la dovuta assistenza. La squadra si è mossa verso la cima, per poi iniziare la discesa lungo la via normale della Vincent. Intanto è andata loro incontro, sulla via normale, un’altra squadra composta da soccorritori valdostani, piemontesi e della GdF. Recuperati dall’elicottero l’elicottero,gli alpinisti sono stati portati in ospedale a Aosta per gli accertamenti diagnostici necessari, vista l’ipotermia. Uno è stato ricoverato in pronto soccorso con un codice verde, gli altri due sono risultati illesi.

Alpinisti in difficoltà sul Sass de Stria tra le nubi basse

Nella sera di giovedì 2 giugno, attorno alle 20.15, il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una coppia di alpinisti tedeschi in difficoltà sul Sass de Stria. Per difficoltà nei contatti telefonici, le notizie erano vaghe: dovevano in teoria aver salito la Via Cobertaldo, ma non sapevano dove si trovavano sotto la cima. Poiché erano presenti nubi basse da impedire l’avvicinamento dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, costretto a desistere prima del passo, una decina di soccorritori assieme a una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina si è portata al Sass de Stria.

Saliti in vetta dal sentiero, hanno innanzitutto verificato se i due avessero scalato la Via classica che dicevano e si sono calati sulla verticale, senza però trovarli. Nel pomeriggio era scoppiato un temporale e la nebbia era talmente fitta da rendere inutilizzabile il potente faro portato dal Soccorso alpino di San Vito di Cadore. I soccorritori sono ritornati sulla cima, finché alcuni tecnici che si trovavano alla base della parete hanno intravisto le luci delle frontali degli scalatori.

Alle 13 i due, 32 anni lei, 37 anni lui, convinti di affrontare la classica, avevano invece attaccato una via molto più recente, 150 metri più spostata verso il Valparola, che termina su delle cenge, 100 metri di quota più in basso della vetta. I soccorritori sono scesi lungo il sentiero per arrivare all’altezza del punto in cui era bloccata la coppia e si sono avvicinati di traverso lungo cengette e sfasciumi, fino a sentire le voci e poi riuscire a raggiungerli. Una volta da loro, li hanno assicurati con le corde e sono tornati sui loro passi sul sentiero, per poi rientrare a valle. L’intervento si è concluso verso mezzanotte prima di un nuovo temporale.

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