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Cosa fare con l’orso Juan Carrito? Pescocostanzo sceglie la via della convivenza

Sono trascorse due settimane dal ritorno dell’orso Juan Carrito nella sua zona preferita dell’Abruzzo, Roccaraso (AQ) e dintorni, cosa starà combinando? La risposta di sintesi potrebbe essere un “va tutto bene”, e fa decisamente piacere poterlo scrivere. Il “problematico” figlio dell’orsa Amarena, che nel corso dei suoi primi anni di vita ha sviluppato una crescente confidenza nei confronti dell’uomo, si aggira da giorni tra i vicoli di Pescocostanzo, comune a pochi chilometri da Roccaraso, che con fiducia nei cittadini e nel Parco della Maiella, i cui tecnici tengono costantemente monitorato il plantigrado, ha optato per la via della convivenza tra uomo e orso.

Le regole per una sana convivenza

Nei giorni scorsi il Comune ha diffuso un avviso per fornire ai cittadini una serie di regole di convivenza, suggerimenti sui comportamenti da seguire ed evitare.

“Carrito, oramai da qualche giorno, si aggira per i vicoli di Pescocostanzo – scrive il Comune di Pescocostanzo in data 25 aprile – Lo stesso è monitorato costantemente dal personale del Parco Maiella. Secondo le indicazioni degli esperti che monitorano l’animale è opportuno porre in essere alcuni comportamenti per il bene di tutti, compreso quello dell’orso. I mastelli per la raccolta rsu è consigliato di esporli al mattino. Per gli allevatori è consigliato ricoverare in stalla la notte ogni specie di animale.”

“Per tutti è severamente vietato rincorrere Carrito per effettuare riprese e/o fotografie – prosegue – . Non sono questi i comportamenti che ci aspettiamo dai nostri concittadini, per il rispetto di tutti e per il rispetto verso Carrito. Possiamo comprendere che la curiosità è tanta, ma il rispetto verso Carrito deve essere maggiore. Siamo convinti della capacità di tutti i nostri concittadini del rispetto delle regole della natura. INSIEME SI PUÒ.”

All’indomani arrivano anche aggiornamenti sul fronte “aiuti dal Parco”. “Carrito continua a scorazzare per il nostro paese – si legge in un secondo avviso – . Si rinnovano i consigli per evitare danni a tutti. Proprio oggi il Parco Maiella ci ha comunicato che mette a disposizione di quanti ne facciano richiesta rete elettrificata e porte in ferro a tutela dei pollai. Lo stesso Parco ha comunicato che provvederà al rimborso dei danni causati agli animali domestici, se possibile entro la settimana. Tutti coloro che hanno subito danno devono, pertanto, inoltrare richiesta attraverso la Stazione Carabinieri Parco. Continuiamo ad avere un comportamento consono e, sicuramente, l’orso tornerà ad abitudini di vita naturali. Per ogni informazione gli uffici comunali sono a disposizione di tutti. INSIEME SI PUÒ”.

“Insieme si può”, una scelta che piace

La scelta di optare per un “Insieme si può”, obiettivo per certo non facile, sta ricevendo ampia approvazione da parte di cittadini, associazioni ed enti. “Grazie Pescocostanzo – scrive l’associazione Salviamo  l’Orso  – Bello e da condividere l’avviso del Comune di Pescocostanzo ai suoi abitanti. Piccoli segni di un Abruzzo che cambia e che si adatta alla convivenza pacifica con una specie che è simbolo della nostra regione e testimonianza dei suoi antichi retaggi.”

“Complimenti al Comune di Pescocostanzo per la pronta e corretta informazione circa l’attuale presenza dell’orso Juan Carrito all’interno del territorio comunale – il commento del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise (PNALM) diffuso sui social – . Per salvare l’orso bruno marsicano è necessario costruire delle comunità che siano realmente a misura d’orso e, per farlo, il ruolo attivo e consapevole delle amministrazioni locali è FONDAMENTALE! Grazie!”

Juan Carrito a spasso per Pescocostanzo

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