Mostre e convegni

In Valle Camonica una mostra sugli antichi popoli delle Alpi e le loro relazioni senza frontiere

La Valle Camonica, in Lombardia, è nota agli appassionati di archeologia per la presenza di innumerevoli incisioni rupestri realizzate da un antico popolo, i Camuni o Camunni, insidiatisi nella Valle nell’Età del ferro e riconosciuti tra i principali incisori della Preistoria nel continente europeo. Raffigurazioni si ritrovano su entrambi i versanti della vallata, con una concentrazione più elevata in alcune località, come i comuni di Capo di Ponte, Nadro, Cimbergo e Paspardo. In totale attualmente se ne riconoscono oltre 300.000, e chissà quante ancora attendono di essere scoperte! Capo di Ponte è anche sede Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane e del MUPRE (Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica).

Il Museo, ospitato presso l’antico edificio di Villa Agostani nel centro del Comune, nasce per raccontare la vita di queste popolazioni di cui sono ormai celebri in tutto il mondo le incisioni rupestri. Aspetti della vita quotidiana sono infatti emersi soltanto negli ultimi decenni grazie a interventi di archeologia preventiva e di ricerca condotti in Valle. Nei prossimi mesi, oltre a offrire una finestra su quello che era il mondo dei Camuni, il Museo consentirà di gettare uno sguardo oltre le Alpi.

“Uno sguardo oltre le Alpi”

“Uno sguardo oltre le Alpi”, questo il titolo della esposizione ospitata presso il MUPRE dal 12 febbraio al 29 maggio 2022, che propone un eccezionale nucleo di reperti archeologici concessi in prestito dal Museo Nazionale di Zurigo. I reperti selezionati dall’importante istituzione elvetica sono armi, utensili, vasellame e oggetti di ornamento, collocati lungo un arco temporale che dal Neolitico giunge sino all’Età del Ferro, rinvenuti presso villaggi palafitticoli abitati dall’antica popolazione celtica dei Leponti, databili tra 4200 anni fa e il I secolo a.C.

Le testimonianze, di straordinaria qualità, offrono al visitatore la possibilità di immergersi in un viaggio nel tempo che mette a fuoco affinità e differenze, reti di commerci e scambi di prodotti ma anche circolazione di idee e iconografie. Particolarmente suggestive risultano essere alcune placche di cintura in lamina di bronzo provenienti da sepolture femminili di VI e V sec. a.C., decorate con raffigurazioni simboliche che alludono al viaggio. E un elmo dell’Età del Ferro che riporta una iscrizione ancora indecifrata. .

Come evidenziato nel corso dell’anteprima stampa di presentazione della mostra dalla direttrice del MUPRE, Maria Giuseppina Ruggiero, si tratta di materiale prezioso che va a confermare ciò che le incisioni camune raccontano, ovvero di rapporti transalpini antichi ben consolidati.

La mostra temporanea (e l’esposizione permanente del Museo) può essere visitata ogni settimana nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle 14 alle 18 (ultimo ingresso 17,30).

Riapre il Museo Didattico della Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto Cimbergo e Paspardo

In concomitanza con la mostra dedicata ai popoli delle Alpi, riapre ai visitatori anche un altro Museo dedicato alle antiche incisioni della Valle Camonica: il Museo Didattico della Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo. La riapertura, in una veste rinnovata, è prevista per domenica 20 febbraio 2022.

Il filo conduttore degli interventi realizzati dall’Ente gestore della Riserva naturale, presso il Museo a Nadro di Ceto, è introdurre il visitatore nella vita quotidiana dell’Uomo preistorico e condurlo alla scoperta dei modi di vita descritti anche nell’arte rupestre. Attraverso video e ricostruzioni, con il supporto scientifico dei dati archeologici e delle figurazioni incise sulle rocce della Riserva, nei nuovi allestimenti viene raccontata la vita quotidiana dei nostri antenati. Verranno presentate in una prima fase le attività legate alla tessitura ed alla lavorazione dell’argilla, a cui seguiranno i temi della lavorazione dei metalli. Ogni “epoca” culturale avrà una sua tematica di approfondimento e ricostruzione, con un parallelismo con l’arte rupestre.

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