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I rifugi SAT Bindesi “Pino Prati” e San Pietro cercano nuovi gestori

La SAT (Società Alpinisti Tridentini) è alla ricerca di nuovi gestori per i rifugi escursionistici Bindesi “Pino Prati” e Monte Calino “San Pietro”. L’avviso, con allegata domanda di partecipazione alla gara, con scadenza 27 febbraio 2022, è reperibile sul sito ufficiale della SAT.

Rifugio Bindesi “Pino Prati”

Struttura ricettiva, posta poco sopra l’abitato di Villazzano, nel Comune di Trento a 611 m, è molto conosciuta in quanto posizionata in prossimità delle formazioni rocciose su cui si sono formati tanti tanti alpinisti Trentini. I lavori di costruzione furono avviati nel 1956 da Gruppo SAT Grotta di Villazzano, successivamente divenuto Sezione SAT Bindesi-Villazzano, si conclusero nel 1962.

Il rifugio, dedicato a Pino Prati, alpinista Trentino, è stato ampliato nel 1981, altri lavori di adeguamento/ammodernamento sono stati realizzati nel 1991 e nel 2014. È disposto su due livelli, al piano seminterrato si trovano due depositi, al piano terra: cucina, dispensa, ripostiglio, servizio e sala da pranzo di circa 60 mq. Esternamente una bella terrazza con panorama sulla città.

L’accesso fino al rifugio è consentito anche con automezzi. A differenza di molti altri rifugi, questo è collegato alla rete elettrica, alla fognatura e all’acquedotto. Per il gas, esternamente è interrato uno specifico serbatoio di stoccaggio che dovrà essere ricaricato da ditta autorizzata.

Rifugio Monte Calino “San Pietro”

Il rifugio sorge sul Monte Calino, a 974 m, nel Comune Amministrativo di Tenno, presso una antica chiesetta del 1683, ma pare risalga addirittura al Medioevo. Accanto alla chiesa sorgeva l’antico romitorio, dimora di un eremita, che fu acquistato dalla Sezione SAT di Riva del Garda nel 1930; ampliato e trasformato in rifugio venne inaugurato nel 1931. Tra il 1995 ed il 1996 è stato sottoposto ad una serie di lavori di ristrutturazione.

Questo edificio, che si raggiunge facilmente da Ville del Monte oppure da Calvola, frazione superiore di Ville, ubicato in una posizione felicissima e molto panoramica. Struttura in muratura con tetto in legno, disposta su 4 livelli: piano interrato costituito da un volume accessorio con magazzino e servizi igienici; piano terra con cucina, ripostiglio, 2 sale da pranzo di 45 e 12 mq.; primo piano con 5 stanze, ripostigli e 2 servizi igienici; sottotetto adibito a stanza con servizio igienico.

Poco a monte del rifugio è presente un’altra costruzione in muratura denominata “Baita Floriani” disposta su due livelli con zona cucina/pranzo, stanza, servizio e soppalco. Esternamente il rifugio dispone di ampia zona a verde.

A differenza di molti altri rifugi, questo è collegato alla rete elettrica e all’acquedotto. Per il gas, esternamente è interrato uno specifico serbatoio di stoccaggio che dovrà essere ricaricato da ditta autorizzata. Il trattamento delle acque di scarico è costituito da pozzetto disoleatore e fossa imhoff, che dovranno essere regolarmente svuotate. Generalmente, il gestore può accedere con automezzo fino al rifugio, gli ospiti invece devono parcheggiare a circa 500 m, in quanto per l’ultimo tratto di strada vige un divieto di transito.

Come partecipare al bando di gara

Chi fosse interessato alla gestione di uno dei due rifugi dovrà inviare domanda (schede A e B scaricabili sul sito e documentazione segnalata nella scheda B) all’indirizzo e-mail: affido.rifugi@sat.tn.it.

Scadenza: ore 24.00 di domenica 27 febbraio 2022. Comunicazioni posteriori a questo termine o incomplete non saranno considerate.

Requisiti necessari

La SAT evidenzia che tra i requisiti soggettivi, il futuro gestore del rifugio, debba inderogabilmente possedere conoscenza del territorio, delle vie di accesso al rifugio ed ai rifugi limitrofi nonché la capacità di apprestare, eventuali, necessarie azioni di primo soccorso, requisiti richiesti dalle norme Provinciali. Una apposita Commissione vaglierà gli allegati e i documenti prodotti e sceglierà i candidati ritenuti idonei a condurre questa importante struttura della SAT.

Ai candidati, risultati idonei in questa prima fase, verrà inviato:

  • Fac-simile di contratto tipo, al fine di una sua consapevole valutazione economico-contrattuale. Il contratto con alcuni termini definiti in fase successiva, regolerà i rapporti tra la scrivente SAT ed il nuovo gestore.
  • Planimetria e dati informativi sul rifugio.
  • Importo minimo del canone di locazione richiesto da SAT.

A seguito della valutazione della documentazione fornita, se ritenuto congruo il canone richiesto, condivisi i termini di contratto, preso atto delle caratteristiche del rifugio, il candidato dovrà dare assenso a proseguire il confronto concorrenziale a mezzo mail a affido.rifugi@sat.tn.it. I candidati che avranno risposto favorevolmente saranno quindi convocati per un colloquio con la Commissione incaricata, presso la sede della SAT, in Via Manci 57 a Trento.

Per informazioni il riferimento è il signor Livio Geom. Noldin (Sede della SAT, Via Manci 57, Trento – tel. 0461.981871 – interno 203).

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Un commento

  1. Dati i tempi, forse sarebbe meglio un comodato gratuito per vari rifugi chusi.Un importo minimo potrebbe essere ZERO, anche sottozero, ovvero si viene pagati per gestire.
    A volte succede che il gestore abbandona anzitempo oppure non salda i canoni pattuiti in quanto si rende conto diaver pagato troppo rispetto al giro di affari.Peggio ancora cronache di rifugi non presidiati e vandalizzati.
    Succede attualmente anche per piscine, dopo le chiusure e ingressi contingentati, pure con costi aumentati per energia e gas.

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