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Troppi incidenti per il ghiaccio sulle montagne del Lazio: il CNSAS lancia un appello alla prudenza

Per il Soccorso Alpino e Speleologico del Lazio la settimana dell’Immacolata si sta rivelando particolarmente impegnativa. Terminate le complesse ricerche sul Monte Gorzano dell’escursionista disperso da sabato 4 dicembre e purtroppo ritrovato senza vita, le squadre di soccorso hanno portato a termine, nella sola giornata del 7 dicembre, 5 interventi in diverse zone montuose della regione, prevalentemente a causa del ghiaccio. Ne è derivato un appello alla prudenza, lanciato mediante i canali social, che vi invitiamo a leggere con attenzione.

Un vademecum che, seppur nato in una situazione emergenziale in Lazio, è naturalmente valido per tutto il territorio montano nazionale. Nella giornata di martedì 7 un incidente mortale, causato da una scivolata di circa 150 metri lungo un canale ghiacciato, si è verificato in Val Trementina (Paganella).

5 incidenti in Lazio in 24 ore

L’appello del Soccorso Alpino e Speleologico del Lazio

Temperature ampiamente sotto lo zero, vento in quota, presenza di ampi tratti ghiacciati specialmente nei versanti nord. Richiamiamo l’attenzione di tutti i frequentatori della montagna sulle condizioni meteo di queste ore e dei prossimi giorni: l’improvviso calo delle temperature, unito al vento sostenuto in quota, ha favorito la formazione di ghiaccio vivo anche a basse quote.

Pianificate le vostre escursioni, consultate i bollettini e avvaletevi dell’esperienza di chi conosce molto bene la montagna. Con le temperature molto basse si rischia di rimanere esposti a rischi maggiori e alle conseguenze dell’ipotermia.

Controllate le previsioni meteorologiche e i bollettini neve e valanghe. Anche sentieri di bassa difficoltà, prati di media montagna, canali innevati possono nascondere situazioni ad alto rischio. È importante affrontare percorsi in montagna con l’attrezzatura adeguata (abbigliamento, calzature adatte, ramponi e piccozza, cibo e bevande calde, una lampada frontale). Attenzione anche alle poche ore di luce e all’allungarsi dei tempi di percorrenza degli itinerari.

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