Arrampicata

The Great Rift: arrampicata pura, sotto al viadotto autostradale

“La più grande fessura su tetto che abbiamo mai salito” affermano i climber inglesi Tom Randall e Pete Whittaker in riferimento alla loro ultima realizzazione: 80 tiri per circa 800 metri in orizzontale con una difficoltà massima di 8a. Il tutto su una lunga fessura che caratterizza il viadotto autostradale che sovrasta il fiume Exe lungo l’autostrada M5 nella Contea di Devon. I due non sono nuovi ad arrampicate di questo tipo, esperienze che negli ultimi due anni stanno spopolando in Regno Unito. Proprio Tom Randall nel 2020 ha liberato la fessura strapiombante più lunga del Paese e, anche questa, si trova sotto a un ponte.

Un gioco all’inizio, ma anche “una forma di allenamento che può contribuire ad arrivare al livello successivo di arrampicata in fessura all’aperto afferma Randall. “È un nuovo mondo che si sta aprendo. È puro, è tecnico, non ci sono compromessi ed è davvero stancante”.

Ma questa volta Tom e Pete si sono superati affrontando la più grande fessura possibile. E non è stato affatto facile. Il ponte si contraeva e si espandeva durante la nostra salita, ci è voluto un po’ per abituarsi e non diventare matti”. Dopo aver esplorato durante l’estate il percorso, verificando la presenza di questa lunga fessura delle dimensioni di una mano che solca il viadotto nella sua lunghezza i due si sono preparati a vivere un’avventura insolita, armati di portaledge. Perché sì, la salita gli ha richiesto 4 giorni “in parete” e di certo una grande calma interiore per sopportare lo scorrere costante del traffico pochi metri sopra di loro. Il risultato è The Great Rift, migliaia di incastri in fessura, sempre uguali e sempre duri, per poco meno di un chilometro tutto in orizzontale.

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