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Tempesta di neve in Gran Bretagna, in 60 bloccati per tre notti nel pub più alto di Inghilterra

Sogno o incubo, come definireste il restare bloccati per tre notti in un pub a causa di una tormenta di neve? I protagonisti della storia che stiamo per raccontarvi, non hanno dubbi: quella vissuta grazie alla tempesta Arwen è stata una esperienza indimenticabile e tra un anno non mancheranno di ritrovarsi nel pub più alto dell’Inghilterra, diventato per 3 giorni un rifugio alpino, ricordando i momenti trascorsi insieme in pochi metri quadri.

Una tempesta sulle note degli Oasis

La scorsa settimana la Gran Bretagna è stata investita dalla “storm Arwen”, una tempesta che ha generato, in particolare sulle coste, ingenti danni a causa dei venti che hanno raggiunto anche i 160kmh, e ha portato a significative nevicate anche a quote basse. Mentre il maltempo si avvicinava all’isola, al Tan Hill Inn, posizionato a quota 528 metri sui Monti Pennini, a Richmond, nel North Yorkshire, si pianificava una serata musicale. Nessuno immaginava che i Noasis, la cover band degli Oasis pronta a esibirsi nella sera di venerdì 26 novembre, sarebbero stati ribattezzati nei giorni a venire “Snowasis”.

Mentre il pub risuonava delle note dei fratelli Gallagher, la tempesta Arwen dava il meglio di sé, depositando neve ventata sulle strade dello Yorkshire e sulla porta di accesso del pub, bloccando così ogni via di uscita e ritorno a casa per i clienti, per la band e anche per i gestori. 40 clienti avevano già prenotato per trascorrere la notte al Tan Hill Inn, quindi per loro i letti erano già pronti. Ma per i restanti 21, tra staff e clientela di passaggio per una birra, è stato necessario approntare dei letti di fortuna.

Alle prime luci del sabato si è iniziato a scavare un tunnel nella neve per liberare la porta d’accesso, ma ci si è resi ben presto conto che tale soluzione non fosse sufficiente per rimandare a casa gli ospiti. La bufera Arwen aveva difatti causato danni sulle strade attorno alla cittadina di Richmond, e ampie interruzioni elettriche. “Don’t Go Away”, cantavano gli Oasis. Ed è finita proprio così. Lo staff si è dovuto attrezzare per rendere quanto più piacevole la permanenza, per almeno altre 24 ore, agli ospiti. E scorrendo la pagina Facebook del pub potrete rendervi conto di quanto siano stati eccezionali. Nessuna scena di panico, anzi. Tra birre, musica, arrosti fumanti e momenti di quiz e karaoke, la giornata è volata.  

Come dichiarato domenica alla BBC dalla manager Nicola Townsend, “tutti erano felici e molti non avrebbero voluto andare via”, aggiungendo che tra gli ospiti si è innescato uno spirito di amicizia, “come una grande famiglia è la migliore espressione con cui possa descrivere la situazione.”

Uno dei clienti ha necessitato di un intervento medico e i soccorritori non hanno tardato a raggiungerlo. In sintesi, tutto è andato per il meglio. Certo qualche preoccupazione, col trascorrere delle ore, è sorta. I coniugi Overton, due ospiti del pub, hanno dichiarato alla BBC di aver iniziato a essere in pensiero per il loro bambino, a casa con la tata. “Ci chiediamo quanto a lungo dovremo restare qui”.

Terza notte nel pub

Alla fine, a causa delle difficoltà di ripristino della viabilità, il gruppo dei 61 è stato costretto a trascorrere ancora una terza notte nel pub. Lunedì 29 novembre, finalmente o purtroppo, a seconda dei punti di vista, gli ospiti hanno potuto far ritorno alle proprie abitazioni, grazie all’arrivo del gatto delle nevi che ha liberato le auto parcheggiate fuori dal pub. In realtà qualcuno, dotato di 4×4, ha avuto modo di andar via già domenica sera.

Al termine di questa avventura, la manager del pub ha dichiarato di sentirsi fortunata per la tipologia di ospiti che la struttura si è trovata costretta a gestire per un intero weekend. “Sono stati di supporto, comprensivi e pazienti”, aiutando addirittura a pulire i tavoli, recuperare i bicchieri e lavare i piatti. E nel mentre la tribute band ha continuato ad allietare tutti a suon di chitarra.

“Davvero è stato come ritrovarsi tra amici e si è parlato di una possibile reunion per il prossimo anno.”

Carico di emozioni è il post Facebook con cui Nicola ha voluto sintetizzare l’esperienza collettiva appena terminata: “Ricorderemo SEMPRE questo gruppo di persone fantastiche, ritrovatesi qui insieme, che in circostanze complesse, ha saputo gustare appieno quella che potremmo definire una esperienza che ti cambia la vita. Se siete tra queste persone saremmo onorati di leggere un vostro commento in merito. So, in qualità di proprietaria, di dover essere assolutamente orgogliosa del nostro staff, nessuno escluso.”

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