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Jonathan Siegrist sulla storica Goldrake a Cornalba

Penso che scalare al proprio meglio dipenda in gran parte dalla capacità di campare la propria mente abbastanza da lasciare che il tuo corpo faccia il lavoro per cui è stato allenato. Sono orgoglioso di essere in quale modo un maestro in questo, ma ci sono stati anche momenti in cui sembrava quasi impossibile. Alla fine, ho successo solo quando il mio obiettivo è la roccia, il movimento e lo sforzo, e non il risultato, le conseguenze o le mie aspettative”. Con questa mentalità il climber statunitense Jonathan Siegrist è riuscito a chiudere una delle vie più famose italiane, Goldrake, 9a+ nella falesia di Cornalba, nella bergamasca. Un tiro chiodato addirittura dal Camos, Bruno Tassi all’anagrafe, e liberato nel 2010 da Adam Ondra, allora nemmeno maggiorenne.

Non è necessariamente una delle mie vie più difficili, e l’ho provata solo per quattro giorni, ma per qualsiasi motivo ho sentito un’enorme pressione a chiuderla. Più di quello che solitamente ho” scrive ancora il climber.

La via era stata ripetuta anche da Gabriele Moroni, Stefano Carnati, Stefano Ghisolfi, Silvio Reffo, Luca Bana e Francesco Castellano.

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