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5 piccole perle di montagna ammesse tra i Borghi più belli d’Italia

Nelle scorse settimane il Consiglio Direttivo de “I Borghi più belli d’Italia”, associazione nata nel 2001 per valorizzare e tutelare il grande patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico dei piccoli comuni italiani, ha deliberato, su proposta del Comitato Scientifico, l’ammissione di 12 nuovi borghi, tra cui 5 perle da scoprire tra le montagne dello Stivale.

Pieve Tesino (TN)

Nota stazione di soggiorno invernale e estivo, Pieve Tesino è un borgo posizionato a 843 metri di quota in provincia di Trento. Fu il paese natale di Alcide de Gasperi (la cui casa-museo è visitabile nel centro del paese). Una meta perfetta per gli amanti del trekking, grazie ai numerosi sentieri che si snodano tra boschetti, prati e torbiere. A Nord di Pieve si erge la celebre Cima d’Asta.

Luserna (TN)

Si tratta del più piccolo borgo dei grandi altipiani trentini, immerso nella natura dell’Alpe Cimbra. Situato a una quota di 1333 metri, conta poco più di 200 abitanti ed è considerato l’ultima isola linguistica cimbra. La quasi totalità della popolazione parla difatti ancora quella che è stata definita la più antica parlata periferica germanica, per l’appunto il cimbro.

Nocera Umbra (PG)

Scendiamo in Appennino per scoprire Nocera Umbra, in provincia di Perugia, borgo posizionato a una quota di 520 metri. Fondata dai Camerinesi a poco più di 100 km da Roma, vicino alla catena degli Appennini Nocerini, Nocera Umbra vide il suo maggiore sviluppo in epoca romana grazie alla sua ubicazione lungo la via Flaminia. Al centro del borgo spicca la torre civica risalente all’XI secolo, ricostruita dopo il sisma del 1997. Il paese è anche celebre per la presenza di acque minerali “bianche” o “sante”, note fin dai tempi di San Francesco.

Calascibetta (EN)

Situata a 3 km al Nord-Ovest di Enna, Calascibetta è un borgo siciliano che si erge sui Monti Erei, a una quota di 691 metri. Il borgo è noto per le sue numerose chiese e la necropoli di Realmese, sito archeologico dell’età del Ferro.

Buccheri (SR)

Buccheri si erge a una quota di 820 metri, sulle pendici settentrionali del Monte Lauro, nel cuore dei Monti Iblei e rappresenta il comune più alto del siracusano. Il paese è noto in particolare per la produzione di olio d’oliva di elevata qualità.

325 Borghi più belli d’Italia

Con i  recenti nuovi ingressi, la lista dei Borghi più belli d’Italia arriva a quota 325, come evidenzia l’Associazione “tutti valutati positivamente dopo il procedimento di certificazione, che conta 72 parametri, a sua volta certificato ISO9001”. Ma la lista d’attesa è ancor più lunga! Sono circa 900 i Comuni (caratterizzati da meno di 15.000 abitanti nell’intero territorio comunale e non più di 2.000 nel borgo) che hanno fatto richiesta di ammissione. 

“Il procedimento è molto articolato e complesso proprio per scoraggiare la richiesta da parte di Comuni che non siano consapevoli del possesso degli elementi necessari per essere valutati positivamente. Per i Comuni che ottengono il riconoscimento si tratta di una grande occasione di sviluppo sia economico che sociale ma anche di assumere una responsabilità importante nei confronti degli altri componenti la rete e, più, in generale nei confronti dell’Italia dei Borghi. La serietà e la rigidità della selezione è una garanzia nei confronti dei potenziali visitatori italiani e stranieri e un incentivo, anche per coloro che non vengono ammessi, a migliorare il livello qualitativo della vita per i residenti e il sistema di accoglienza e di ospitalità per turisti e visitatori.”

“Accogliamo con un caloroso benvenuto – dichiara Fiorello Primi, Presidente dell’Associazione I Borghi più belli d’Italia – i borghi nuovi arrivati, congratulandoci con loro per aver superato l’iter di valutazione per l’ammissione nella nostra Associazione  che, sempre di più e sempre meglio, vuole rappresentare una punta avanzata del sistema dei Borghi in Italia. Un sistema e una rete che, anche a seguito degli effetti della pandemia, ha assunto una primaria importanza per uno sviluppo del nostro Paese più sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Ci sono Borghi già affermati che portano ulteriore notorietà all’Associazione e altri che, pur essendo ugualmente affascinanti e ricchi di tesori artistici e culturali, sono meno conosciuti e hanno bisogno del traino dell’Associazione per farsi conoscere e apprezzare. Questo è il vantaggio che offre la nostra rete ed è per questo che chiediamo ancor una volta al governo nazionale che sta elaborando il piano di investimenti relativi a PNRR, una particolare attenzione e una lungimirante strategia per dare a queste fondamentali entità territoriali e comunitarie i mezzi e gli strumenti necessari per continuare ad essere la vera spina dorsale dell’Italia”.

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