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Bloccati con la Tesla sull’Alta via del Sale chiusa per neve, chiamano i soccorsi

L’importante è crederci, è quello che avranno pensato i due giovani che si sono avventurati con la loro Tesla sull’Alta via del Sale, che porta da Limone, in Piemonte, a Monesi, in Liguria. Un’ottima idea, in estate, non certo quanto la strada chiusa già da metà ottobre per l’abbondante neve presente.

A volte però non basta crederci e nemmeno basta la trazione integrale, infatti i due sono rimasti bloccati dalla combinazione di neve, ghiaccio e pendenza a un km dal rifugio Don Barbera, nel territorio francese di La Brigue, 2.200 metri di quota.

A portare in salvo i due audaci e la Tesla il soccorso stradale che è arrivato sul posto cinque ore dopo, non con poche difficoltà. Nel frattempo, la surreale scena ha intrattenuto gli escursionisti di passaggio, che hanno scattato anche qualche fotografia, ovviamente virali sui social.

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14 Commenti

    1. Si, per smontare il delirio di onnipotenza di chi pensa di poter andare ovunque solo perché in possesso di determinate auto, che per l’appunto se sono categorizzate come auto e non gatto delle nevi un buon motivo ci sarà..

  1. Eh si, prima la demonizzazione chiamando auto coinvolte in incidenti od altro “SUV”, ora si nomina la marca..
    Si chiamano auto,furgoni o autore ni ecc.. Se fosse rimasto bloccato con una pegeout 308, o una Citroën C5 o una Bmw 320 cosa cambiava, si sarebbe nominato il marchio? Forse magari il SUV che tanto è cattivo e inquina, che paura. .
    Comunque w chi osa e va oltre, poi se ha pure una bella copertura assicurativa, nemmeno paga e fa girare l’economia.
    Ciao
    Paola

    1. Certo osa,, va oltre (i divieti), fa girare l’economia (ma sono sicuro che sul momento piú che l’economia gli sará girato qualche cosa d’altro) e sopratutto fa una figura di m…a con il suo camion « ecologico » (tra i 1700/2000 kg di peso ma elettrico!) impantanato nelle neve.
      Cordialmente

  2. a parte il fondo stradale, con una marca QUALSIASI ,CHE RESA HANNO LE BATTERIE ANCHE CARICHE A TEMPERATURE SOTTO O VICINE ALLO ZERO CENTIGRADO?MEGLIO AVERE IBRIDA CON BENZINA.
    PERSINO IL GPL O METANO POTREBBEBRO (O GASOLIO NON INVERNALE )AVERE PROBLEMI.
    Persino il fornelletto da campeggio a capsula di butano a zero gradi e meno si rifiuta di gassificare il liquido infiammabile..occorre combustibile solido o benzina o alcool. Artva e smartphonee macchina fotografica e batterie di riserva vanno tenute sotto l’abbigliamento al calore corporeo.

  3. Dalle mie parti c’è un strada, appennino ligure, confine lombardia, che viene chiusa in caso di neve e da tempo immemore utilizzata da escursionisti con sci di fondo o a piedi. Anni fa sotto i miei occhi sgomenti un tizio in fuoristrada tentava, nonostante le già evidenti tracce di sci e ciaspole, di superare il mucchio di neve per avventurarsi lungo la via.
    Si fermò per fortuna dopo pochi metri e se ne tornò indietro sulle proprie ruote e la coda tra le gambe. Questo per dire l’arroganza di certe persone che non possono concepire l’esistenza di limiti e soprattutto di diritti di altri esseri umani.

  4. alcune strade adatte allo sci escursionismo, un tempo in inverno venivano chiuse con tanto di sbarra abbassata e bloccata con lucchetto.Ora invece anche con parecchia neve al suolo restanocon sbarra alzata per..consentire passaggi anomali.di potenti mezzi cingolati
    Vien voglia di abbassare la sbarra e poi fissarla passando nel foro un bullone ben stretto e resto della filettatura ammaccato.,..o sacrificare un lucchetto.

  5. Strano che nessuno invoca …. “tutta colpa del cambiamaneto climatico”……
    Ormai è di moda dare tutta la colpa al cambiamento climatico, no?
    Povera gente….

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