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Cosa fare e non fare quando si incontra un lupo

Il numero di questi predatori è in aumento, così come le possibilità di un incontro ravvicinato. Non bisogna avere paura, ma qualche semplice accorgimento aiuta a schivare la “minaccia”

Gridare allarmati “al lupo, al lupo”, in caso di incontro, non è semplicemente una reazione istintiva dettata dalla paura e neppure soltanto una richiesta di soccorso: è una buona idea! Addirittura può essere considerato il comportamento più idoneo da porre in atto per allontanare l’animale. In realtà, le possibilità di un tête-à-tête tra un escursionista e un lupo sono scarsissime. Ma ci sono e vale la pena tenerne conto.

Il numero di lupi, specie protetta a livello nazionale ed europeo, è in continua crescita sulle nostre montagne di casa. Una notizia per certo buona, se andiamo a guardare alla storia recente, ovvero dell’ultimo secolo, di questo predatore sul territorio italiano. Nella prima metà del Novecento, il lupo fu condotto quasi all’estinzione a causa di una spietata caccia. Prima della introduzione del divieto di caccia, negli anni Settanta, se ne contavano tra i 100 e i 200 esemplari residui, distribuiti tra le vette appenniniche del Centro e Sud Italia. Il divieto di caccia del 1971 e successivi decreti legge a tutela della specie, hanno portato a una naturale espansione della specie, senza alcun intervento attivo di ripopolamento. Ecco così che i lupi sono tornati anche sulle Alpi.

Al pari dell’orso marsicano, specie a rischio, in fase di accrescimento ed espansione territoriale nelle regioni centro appenniniche, anche il lupo deve essere considerata una specie con cui è importante imparare a convivere. Diventa allora importante essere preparati a eventuali incontri. Cerchiamo di riassumere cosa sia bene fare e non fare di fronte a un lupo.

Prima di andare ad analizzare le regole del gioco, è opportuno chiarire quello che è un dubbio abbastanza diffuso: i lupi non considerano l’essere umano come una preda. In qualità di animale selvatico, è piuttosto diffidente e si tiene a debita distanza a meno che non scatti in lui un istinto di difesa. Tenere comportamenti adeguati in caso di incontro aiuta a evitare che ciò si verifichi.

Non fuggire

Regola numero 1: mai scappare di fronte a un lupo, per quanto il nostro istinto possa essere forte. Qualora ci si trovi faccia a faccia col predatore, è bene mantenere lo sguardo sull’animale e indietreggiare lentamente, senza voltargli le spalle, fino a scomparire dalla sua vista.

Fare rumore

Come anticipato, il lupo è diffidente. Per invitarlo ad allontanarsi può essere sufficiente fare rumore (opzione perfetta soprattutto se si è spaventati e carichi di adrenalina). Anche banalmente parlando a voce più alta, agitando le braccia, battendo le mani o sbattendo stoviglie o oggetti che si abbiano a portata di mano. Tale consiglio non vale se stiamo osservando uno o più lupi da lontano. In questo caso la regola fondamentale è il silenzio.

Non inseguirlo

Nel momento in cui un esemplare si sia allontanato, evitiamo di farci prendere dalla voglia di seguirlo per scattare magari qualche foto memorabile.

Non lasciare cibo in giro

I resti di cibo potrebbero attirare l’attenzione dei lupi. Dopo aver consumato il proprio pasto è bene riportare a valle ogni rifiuto, ben sigillato in buste di plastica. Va da sé che non sia il caso di provare a dare da mangiare volontariamente a un lupo. Trattasi di comportamenti che, come nel caso dell’orso, facilitano lo sviluppo di una forma di confidenza verso gli esseri umani. Inoltre abbiamo diete nettamente distanti. Di base il lupo è un predatore generalista ed opportunista e le prede che predilige sono rappresentate dagli ungulati selvatici come cinghiali, cervi, caprioli, daini, camosci e mufloni. Più di rado si ciba di bestiame domestico.

Non disturbare il lupo che mangia

Se capita di assistere a una scena di predazione, è bene restare a distanza e non interferire. Anche se magari si simpatizza per la vittima. Sono infatti due i casi in cui il lupo può manifestare aggressività verso l’uomo: se ritenga che i cuccioli siano in pericolo o che qualcuno voglia sottrargli il cibo.

Stare lontani dalle tane con cuccioli

Il punto precedente si ricollega a questa seconda possibilità: imbattersi in una tana di lupo in cui siano presenti cuccioli. La regola è sempre di allontanarsi con discrezione e cautela.

Evitiamo di ululare!

Quante volte ci siamo divertiti a ululare? Beh, evitiamo di farlo in montagna. Si tratta di fatto del richiamo utilizzato dai lupi, la conseguenza è attirarne inevitabilmente l’attenzione.

Cani sempre al guinzaglio

Secondo la normativa vigente, nel corso delle escursioni i cani andrebbero sempre portati al guinzaglio e non lasciati liberi di vagare. Il lupo potrebbe infatti identificarli come rivali, soprattutto se l’incontro avviene nei pressi di un animale predato. Un cane al guinzaglio può diventare “attraente” per un lupo solo in casi eccezionali, ad esempio se si tratta di una femmina in calore. In tal caso è bene seguire i consigli precedentemente elencati su come allontanarsi dalla visuale del lupo. Mai interporsi tra lupo e cane.

E se il lupo si avvicina volontariamente?

Concludiamo con quello che va considerato un caso eccezionale: il lupo confidente che si avvicini volontariamente all’uomo. In questo caso è bene segnalare l’evento, anomalo per l’etologia della specie, agli Enti di Gestione delle Aree naturali protette, Regione, Provincia o i Carabinieri Forestali competenti per il territorio in cui ci si trovi.

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