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Orso marsicano investito e ucciso sull’A25. Il conducente non si ferma

Un giovane esemplare maschio di orso marsicano è stato investito e ucciso nella notte tra lunedì 18 e martedì 19 ottobre mentre tentava di attraversare l’autostrada A25. Il suo investitore non si è fermato né ha avvisato le autorità.

Secondo le ricostruzioni degli Agenti della Sottosezione di Polizia Stradale di Pratola Peligna, non solo il conducente non si sarebbe fermato, ma avrebbe trascinato con l’auto il plantigrado per circa 15 metri, dopo averlo colpito al centro della carreggiata in direzione di Pescara. Il corpo dell’orso è finito così sulla corsia di sorpasso. I rilievi hanno portato al rinvenimento di frammenti di vernice bianca e nera, che potrebbero appartenere all’auto del colpevole.

Necessaria maggiore sicurezza sulla Strada dei Parchi

Un incidente che genera sdegno per il comportamento del guidatore, e ulteriori riflessioni sulla necessità di intervenire sulla sicurezza della Strada dei Parchi, in funzione della crescente (per fortuna) presenza dell’orso marsicano.

Di seguito il comunicato ufficiale del PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise) che, nel riportare la cronaca dell’incidente, ha colto l’occasione anche per evidenziare tale problematica:

“Questa notte alle ore 3:00 circa è stato investito un orso bruno marsicano sulla carreggiata della A25 in direzione Pescara al Km 94+700 ricompreso tra gli svincoli di Avezzano e Celano. Il veicolo che ha impattato con l’animale che si presume essere di grosse dimensioni ha proseguito senza fermarsi. L’orso, un maschio subadulto di 3-4 anni, non era marcato né radiocollarato. Solo dai risultati delle analisi genetiche, che arriveranno non prima di un mese, sarà possibile comprendere se l’orso era già stato geneticamente censito dai tecnici del Parco e dalla rete di monitoraggio.

Dall’esame necroscopico svolto dalla Dott.ssa Stefania Salucci dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, unitamente al veterinario del Parco Dr. Leonardo Gentile, si constatava che l’orso riportava gravi traumi addominali e toracici, inoltre aveva fratture a entrambi i femori e al bacino.

Il triste e doloroso accaduto di questa notte purtroppo ha materializzato, nuovamente, il rischio che da anni il Parco, insieme ad associazioni ambientaliste, denuncia lungo i tratti autostradali di competenza di Strada dei Parchi S.p.a., visto che, con quello di stanotte, sono tre gli orsi investiti e uccisi sulla A24/A25: uno nel lontano 1991 a Cocullo e uno nel 2013 a Torninparte.

Nel corso della primavera 2021, dopo aver ricevuto la segnalazione che l’orsa Amarena e i suoi quattro cuccioli avevano nuovamente attraversato l’autostrada, nel medesimo tratto tra Pescina e Carrito, dove nel 2017 era stata accertato il passaggio di almeno un orso grazie ai dati del collare GPS, il Parco è tornato sulla questione sollecitando nuovamente Strada dei Parchi all’adozione di misure adeguate a ridurre il rischio di incidenti e prevenire episodi come quello di stanotte.

A supporto delle iniziative di tutela si è attivata tempestivamente anche la Prefettura di L’Aquila che il 15 aprile di quest’anno ha convocato tutti i soggetti coinvolti richiedendo a Strada dei Parchi un intervento d’urgenza per risolvere definitivamente la situazione. 

Il Parco, dal canto suo, ha interloquito in maniera incessante con tutte le autorità competenti in materia mettendo a disposizione le sue competenze e fornendo anche a Strada dei Parchi uno stralcio di progetto che prevedeva la messa in sicurezza di tutto il tratto della A25 a ridosso di Carrito. Strada dei Parchi ha risposto provvedendo alla progettazione di un intervento di messa in sicurezza di circa 87 km lungo la A24 e A25, ora all’approvazione del Commissario Straordinario di Strada dei Parchi.

Ovviamente le tempistiche di realizzazione per un intervento di tali proporzioni non possono essere immediate. Per questo, e per tutelare nell’immediato la popolazione di orso marsicano, in poche settimane il Parco metteva in sicurezza, sostenendone i costi, 4 Km di tratto autostradale con una recinzione elettrica di 2 metri di altezza. L’intervento è stato realizzato all’altezza dell’Area di Servizio di Rivoli Nord, in corrispondenza di Carrito. Un intervento di urgenza volto a tutelare la famiglia di orsi (Amarena con i suoi 4 cuccioli) più seguita d’Italia in una zona geografica che si posiziona tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Regionale del Velino-Sirente.

L’incidente di questa notte è avvenuto a più di 21 Km di distanza dal luogo dell’intervento di aprile, ma in un’area che sarà interessata dalla messa in sicurezza definitiva. Quanto avvenuto sottolinea ancora una volta, semmai ce ne sia il bisogno, l’importanza e l’urgenza con la quale deve essere messa in sicurezza l’autostrada A24/A25, per il bene delle persone e della fauna selvatica.”

Incidenti in aumento anche sulle Alpi

Il problema della “convivenza su strada” tra esseri umani e plantigradi non è esclusivo dell’Abruzzo né più in generale del territorio del PNALM in cui vive l’orso marsicano. Il numero di orsi è in crescita anche sulle Alpi e gli investimenti di esemplari risultano tutt’altro che rari. A poche ore di distanza dall’uccisione dell’orso marsicano ad Avezzano, alle prime luci dell’alba di martedì 19 ottobre, un esemplare di orso bruno veniva investito in Trentino nelle Giudicarie, all’altezza di Lomaso, sulla strada 237 “Del Caffaro”.

A differenza del primo caso, questa volta il conducente del furgone responsabile dell’investimento si è fermato e ha avvisato le autorità. Illesi guidatore e passeggeri hanno poi proseguito il loro viaggio. L’orso tra l’altro, ferito ma vivo, si è allontanato in direzione del fiume Sarca.

Subito dopo la chiamata del conducente del furgone, sul posto è stata inviata la squadra di emergenza orso. Sono stati i cani da orso, addestrati a seguire le tracce dei plantigradi, a “raccontarne” la fuga verso il fiume. La storia non finisce qui potremmo dire. Si cercherà infatti di individuare con precisione dove sia l’animale, e di monitorarlo per quanto possibile per assicurarsi che stia bene.

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2 Commenti

  1. All’estero, Germania ad es. per non parlare della Scandinavia, lungo strade e autostrade che attraversano o costeggiano aree protette o dove vi sia fauna selvatica importante, vengono fatti passaggi sopraelevati (con gallerie artificiali dove passano gli automezzi) oppure sottopassi dove gli animali possono attraversare le strade senza pericolo…ma qui dove il senso civico manca e le strade sono ormai una continua discarica di bottigliette di acqua minerale o lattine di bevande varie che vengono gettate dal finestrino delle auto, è chiedere troppo
    Non per altro ma con molto dispiacere devo dire, le vacanze le faccio solo all’estero.

  2. C’è da dire che girando l’italia, spesso queste scene si verificano soprattutto al centro sud.
    Al di là del rispetto degli animali, più si scende e più si nota una poca attenzione per l’ambiente. È storia, Finlandia, Germania, Italia e….
    In questo caso poi parliamo di Orso travolto dall’auto che non si è nemmeno fermata, cosa vogliamo dire dei lupi uccisi a fucilatè e appese ai cartelli stradali dai cacciatori Toscani. Premetto che sono a favore della caccia di selezione controllata ma la genetica dell’uomo è un’altra cosa.

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