Itinerari

Cinque sentieri facili per ammirare il Cervino

Da qualunque parte lo si contempli ha sempre un aspetto imponente. Non è mai volgare. Senza rivali nelle Alpi, non ne ha che un numero assai esiguo nel mondo intero”. Con queste parole descriveva il Cervino, Matterhorn in tedesco e in inglese, l’alpinista inglese Edward Whymper, che ne tentò più volte la salita dal versante italiano, e raggiunse per primo la vetta nel 1865, dal versante di Zermatt. Seguì una terribile tragedia, con la morte di quattro protagonisti dell’impresa. 

Insieme alle Tre Cime e all’Everest, il Cervino è il simbolo dell’alpinismo. E’ stata la sua fama, nell’ultimo secolo e mezzo, a fare di Cervinia e di Zermatt delle mete frequentatissime. Mentre la località italiana, alla testata della Valtournenche, è legata soprattutto allo sci, la sua sorella svizzera è una grande destinazione del turismo internazionale, che può essere raggiunta solo in treno, lasciando l’auto, la moto o il camper nei posteggi di Täsch.   

Nelle due località, i belvedere raggiunti dagli impianti di risalita sono affollati, ma offrono panorami tra i migliori delle Alpi. Sui sentieri invece la folla dei visitatori sparisce, e anche in piena estate ci si può immergere tranquillamente in un paesaggio straordinario. I prezzi, soprattutto a Zermatt, sono certamente alti. Ma con qualche accorgimento (per esempio pernottare a Täsch, e salire con i primi treni del mattino) si riesce a risparmiare. 

A Zermatt ricordano la storia dell’alpinismo il Matterhorn Museum e le tombe degli alpinisti caduti dopo la prima ascensione. A Cervinia, di fronte alla Società delle Guide, è stata ricostruita la storica Capanna Luigi Amedeo di Savoia, prima esposta a Valtournenche. Più vicino alla montagna, meritano una sosta la Hörnli Hütte, il rifugio Duca degli Abruzzi, e la commovente Croce Carrel. Il sentiero della Grande Balconata, che collega i borghi di Chamois e Cheneil, offre immagini bucoliche, che ricordano le Alpi di moltissimi anni fa.  

Da Plan Maison al rifugio Duca degli Abruzzi, alla Croce Carrel e a Cervinia

(dislivello in salita 450 metri, in discesa 1000 metri, 3.30 ore a/r, E)

Una delle escursioni più classiche da Cervinia conduce al rifugio Duca degli Abruzzi, ai piedi della normale italiana della “Gran Becca”. La prima parte si svolge tra piste e impianti, poi l’ambiente diventa integro, la strada sterrata finale è monotona ma offre vasti panorami. Da Cervinia si sale in funivia al Plan Maison (2548 m), e ci si dirige verso nord seguendo i segnavia 32. Traversati i pascoli di Plan Torrette e oltrepassati vari impianti di risalita si entra in una zona più integra. Si sale per una morena verso le rocce del Cervino, si continua a saliscendi e si raggiunge il rifugio Duca degli Abruzzi (2802 m). Un sentiero sale alla Croce Carrel (2920 m), alla base della via normale italiana. In discesa si segue il sentiero (segnavia 13) che taglia i tornanti della strada sterrata. Dalla stalla di Mont de l’Eura (2548 m) si continua sul tracciato che riporta alla Cappella degli Alpini e poi a Cervinia (2003 m).

Da Chamois a Cheneil e a Valtournenche

(dislivello in salita 170 metri, in discesa 750 metri, 3.15 ore)

Questo piacevole percorso, lungo la Grande Balconata del Cervino, inizia dal borgo di Chamois, raggiungibile solo in funivia o a piedi. Altrettanto piacevole è Cheneil, ai piedi del Grand Tournalin. Da Buisson si sale in funivia a Corgnolaz (1836 m), capoluogo del comune di Chamois, che ospita varie case Walser in pietra e legno. Si sale in seggiovia al Lago di Lod (2108 m, a piedi occorrono 0.45 ore in più), e si continua (segnavia 107) nel bosco di larici e poi sui pascoli fino al Colletto di Cheneil (2277 m), belvedere sul Cervino. Una discesa e un tratto in piano portano alla conca di Cheneil (2105 m), in vista delle Grandes Murailles e del Cervino. Un viottolo porta a Promindo (1840 m), a Cretaz (1501 m) e a Pâquier (1524 m), capoluogo di Valtournenche. Si torna a Buisson in bus. 

Dallo Schwarzsee alla Schönbiel Hütte e a Zermatt

(dislivello in salita 550 metri, in discesa 1510 metri, 7 ore a/r, E)

La Schönbiel Hütte, di fronte alla cresta di Zmutt del Cervino e alla Dent d’Hérens, si raggiunge per un itinerario comodo ma lungo. Partire dallo Schwarzsee consente di ridurre il dislivello e di ammirare visioni ancora migliori. Dalla stazione di Zermatt (1605 m) si traversa l paese fino alla base (1660 m, 0.15 ore) della cabinovia che sale all’Hotel Schwarzsee (2583 m), belvedere su Cervino e Monte Rosa. Si lascia a sinistra il sentiero per la Hörnli Hütte, si scende per la strada sterrata ai pianori della Stafelalp, e si continua per un sentiero fino al ristorante di Stafel (2139 m). Si prosegue per una strada pianeggiante, si superano delle captazioni e una piana, poi si sale a un ponticello (2355 m) in vista dell’Obergabelhorn. Si continua sulla morena del ghiacciaio di Zmutt fino a un pianoro in vista della Dent d’Hérens. Si tocca un laghetto, si segue il filo della morena, poi dei tornanti portano alla Schönbiel Hütte (2693 m). L’itinerario di andata riporta alle captazioni, poi si continua per una strada sterrata che entra nel bosco e scende alle baite di Biel (2026 m). Si continua seguendo le indicazioni per Furi, poi si scende al borgo di Zmutt (1936 m). Una stradina riporta a Zermatt.    

 Dallo Schwarzsee alla Hörnli Hütte

(dislivello 700 metri, 4 ore a/r, E/EE)

La salita alla Hörnli Hütte, base per la normale svizzera del Cervino, è un pellegrinaggio nella storia dell’alpinismo. Il sentiero è ben tracciato ma nell’ultimo tratto, esposto a nord, se c’è neve occorre attenzione. Dalla stazione di Zermatt (1605 m) si sale con l’itinerario precedente allo Schwarzsee (2583 m). Lasciati a destra il lago e il sentiero per la Schönbiel Hütte, si sale verso il Cervino per ampi pendii ghiaiosi. Il sentiero passa sotto alle rocce giallastre dell’Hörnli (o Hirli), sale a una sella (2870 m), e continua sul versante settentrionale della cresta. Dove il terreno diventa ripido roccioso, una lunga serie di tornanti (attenzione con neve o ghiaccio!) permette di salire fino alla Hörnli Hütte (3260 m). Si scende per la via di salita. 

Dal Gornergrat al Riffelberg

(dislivello in salita 50 metri, in discesa 560 metri, 1.30 ore, T)

Il Gornergrat contende allo Junfraujöch il titolo di miglior belvedere della Svizzera raggiungibile con un treno a cremagliera. La discesa a piedi verso il Riffelsee e il Riffelberg permette di apprezzare ancora meglio la vista sul Monte Rosa, il Gornergletscher e il Cervino. A Zermatt, la cremagliera parte davanti alla stazione ferroviaria, e sale al Riffelberg, a Rotenboden e al Gornergrat (3090 m), meraviglioso belvedere. Un viottolo segnato scende a sinistra della ferrovia, supera un tratto ripido, e conduce alla stazione di Rotenboden (2815 m). Qui si scende a sinistra, si tralascia il sentiero alpinistico per la Monte Rosa Hütte, e si scende al laghetto del Riffelsee (2757 m), ai piedi del Riffelhorn. Si continua sul fondovalle, si sale dolcemente a destra e si arriva al Riffelberg.  

  

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