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In cammino sul Sentiero Italia CAI per raccontare la storia del cibo

Italia: pizza, pasta e mandolino. Quanto troviamo limitante questo vecchio stereotipo! Non tanto per il mandolino, quanto per il riferimento al cibo. L’italia è un caleidoscopio di sapori, ormai lo sa bene tutto il mondo. Uno scrigno di ricette, di pietanze e prodotti tipici che tramandiamo di generazione in generazione, conservandoli intatti, rimodulandoli o creandone di nuovi. E dobbiamo ammetterlo, il cibo è una delle ragioni che ci spingono in cammino. Chi incamminandosi verso un rifugio non pensi alla polenta fin dal mattino, mente. Comprendiamo dunque, e invidiamo anche un po’, le due studiose camminatrici, Irene Pellegrini e Barbara Gizzi, che la scorsa primavera hanno intrapreso il loro viaggio lungo il Sentiero italia CAI, sulle tracce della storia culinaria italiana.

Un “Grand Tour enogastronomico”

La storia del cibo non è una storia di radici ma di rotte, di itinerari, carte nautiche ed escursionistiche, di incontri e di scontri. Una storia di spostamenti e movimenti, perfetta, insomma, da raccontare in cammino. Con questa filosofia, e prendendo spunto dal Grand Tour settecentesco, con il quale l’Italia veniva visitata e raccontata dai viaggiatori stranieri, nasce il “Grand Tour enogastronomico sul Sentiero Italia CAI”, una ricerca di taglio socio-antropologico che si svolge a piedi lungo le tappe del Sentiero più lungo del mondo, per raccontare la storia di pietanze e prodotti tipici, frutto di contaminazioni e intrecci culturali

Il Tour si articola in tre grandi tappe percorse prevalentemente a piedi lungo lo Stivale: la prima al Sud si è svolta tra la primavera e l’estate 2021, la seconda in Centro Italia partirà a ottobre 2021 e l’ultima sulle Alpi si terrà nella primavera 2022.

Ideatrici del progetto sono, come anticipato, Irene Pellegrini e Barbara Gizzi: la prima è sociologa, ricercatrice presso l’Università di Ginevra e Guida ambientale escursionistica, la seconda un’esperta di turismo sostenibile, di cammini e percorsi di trekking. Irene e Barbara insieme costituiscono il laboratorio d’itinerari e di ricerca sulla mobilità sostenibile, che prende il nome di Altropasso.

Il loro viaggio, raccontato in presa diretta sui social (pagina FB “Altropasso”), sul blog di Altropasso (www.altropassoinfo.it) e sui canali del Sentiero Italia CAI, sfocerà poi in un libro, una coedizione Club alpino italiano e Slow Food.

Parola alle protagoniste

“La storia gastronomica italiana è una storia che parla tante lingue, che è fatta di viaggi, migrazioni e spostamenti – spiega Pellegrini -, che si è arricchita dei passi e dei viaggi e di commercianti, contrabbandieri e naviganti, pellegrini, esuli, oppressi e oppressori, viandanti e vagabondi. Risalendo alle origini del cibo e dei suoi spostamenti, Altropasso camminerà lungo il Sentiero Italia CAI, sulle tracce della storia sia locale che globale, tanto innovativa quanto tradizionale, sia agricola che industriale di alcune ricette della cucina italiana.”

“La prima sessione del Grand Tour Enograstronico si è svolta nel sud Italia – continua Gizzi – . Abbiamo camminato sulle tracce di piatti come il cous cous e di cibi famosi in tutto il mondo come il Bergamotto, il Provolone e il Marsala. Siamo andate a vedere come vengono prodotti oggi e quale storia li ha ancorati al territorio, facendone diventare una cifra caratteristica, e nel farlo abbiamo scoperto persone e storie uniche, che meritano di essere conosciute”.

Nelle prossime settimane sul sito del Sentiero Italia CAI saranno pubblicati i resoconti delle prime tappe percorse nel Sud Italia.

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