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Milano-Cortina 2026. Ambientalisti chiedono VAS per gli interventi olimpici

Essenziale rispettare il requisito della sostenibilità

I Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026 sembrano lontani nel tempo, ma gli interventi da portare a termine nei prossimi anni sono numerosi. E risulta essenziale, come ribadito a più riprese nei mesi scorsi dalle associazioni ambientaliste, farli bene, in maniera sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Un principio ribadito in un incontro svoltosi nelle scorse settimane tra associazioni e Fondazione Milano-Cortina 2026, nell’ambito del quale è stato rinnovato l’invito a rispondere alla richiesta presentata lo scorso maggio da CAI (Club alpino italiano), Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, Touring Club Italiano e WWF Italia di assoggettare a VAS (Valutazione Ambientale Strategica) tutti gli interventi previsti.

Gli ambientalisti hanno ricordato che nel Contratto di Assegnazione dei Giochi per Milano-Cortina, l’Italia si è impegnata a rispettare il requisito della sostenibilità in 7 specifichi articoli che riguardano anche infrastrutture e  siti naturali, risorse e gestione dei materiali, mobilità, emissioni climalteranti e la stessa governance della sostenibilità.

Si è fatta esplicita richiesta di sollecitare i Ministri per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani, sul Ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini e sulla Sottosegretaria allo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Valentina Vezzali, perchè forniscano risposta alla lettera sopra citata, che riportiamo integralmente di seguito.

Oggetto: Giochi Olimpici Invernali 2026 Milano – Cortina. Richiesta di assoggettamento a VAS dell’intero programma olimpico

Gentile Ministro Cingolani,
il nostro Paese si appresta a realizzare interventi funzionali allo svolgimento delle Olimpiadi invernali MilanoCortina 2026. L’Agenda 2020 del CIO fa esplicito riferimento, tra i suoi pilastri, al rispetto di diversi obiettivi per lo sviluppo sostenibile nella realizzazione e gestione degli eventi sportivi e, con le due raccomandazioni specifiche, stabilisce che il CIO debba includere la sostenibilità nelle sue attività quotidiane e nell’ingaggiare gli stakeholder (Raccomandazione n. 5) e includere la sostenibilità in tutti gli aspetti di pianificazione e realizzazione di giochi olimpici (Raccomandazione n. 4).

Nel Contratto di Assegnazione dei Giochi per Milano-Cortina, il nostro Paese si è impegnato a rispettare il fondamentale requisito della sostenibilità in 7 specifici articoli che riguardano, tra l’altro, le infrastrutture e i siti naturali, le risorse e la gestione dei materiali, la mobilità, le emissioni climalteranti nonché la stessa governance della sostenibilità (Forum della sostenibilità).

Proprio partendo da queste premesse – e in coerenza con gli impegni assunti dal nostro Paese perché le Olimpiadi invernali del 2026 siano un’occasione per realizzare un evento che rispetti pienamente i principi di sostenibilità ambientale – con questa nostra lettera vorremmo attirare la Sua attenzione sul fatto che, se l’Italia vuole essere conseguente, deve valutare per tempo la rilevante ricaduta sui territori degli effetti del complesso delle opere previste per lo svolgimento dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026.

Segnaliamo, infatti, che la Legge 8 maggio 2020, n. 31 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 marzo 2020, n. 16, recante, tra l’altro, disposizioni urgenti per l’organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026 e delle finali ATP Torino 2021-2025) non fa alcun riferimento all’obbligo della Valutazione Ambientale Strategica degli impianti sportivi e delle opere essenziali, connesse e di contesto (così come classificate nel Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 7 dicembre 2020) o comunque funzionali alla realizzazione dei Giochi, ricomprese nel Piano degli interventi di Infrastrutture MilanoCortina 2020-2026 S.p.A. o di altre amministrazioni e/o enti.

Ciò, ovviamente, non può significare che detto obbligo normativo sia escluso, in quanto al contrario esso discende espressamente dalla normativa europea di cui alla Direttiva 2001/42/CE. A nostro avviso, dunque, le opere e gli interventi previsti per lo svolgimento dei Giochi olimpici devono essere dichiaratamente assoggettati a VAS per poter determinare gli effetti sinergici sui territori e sulle componenti naturalistiche e ambientali dell’insieme degli interventi indicati nel programma delle opere, con particolare attenzione alle zone montane e vallive, dove la fragilità idrogeologica e il valore paesaggistico e ambientale si reggono su equilibri precari.

Questa nostra richiesta trova fondamento nelle norme comunitarie e in quelle nazionali (in particolare, oltre alla richiamata Direttiva 2001/42/CE, la Parte II del D.Lgs. n. 152/2006, “Codice dell’Ambiente”), in quanto gli interventi previsti ricadono nelle previsioni dello stesso Codice Ambientale.

Per questi motivi, le sottoscritte Associazioni Ambientaliste riconosciute:

  • chiedono che sia redatto dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, un Piano e il relativo Rapporto Ambientale riguardanti le opere e gli interventi funzionali, connessi e complementari alla realizzazione delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 da sottoporre a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) a livello nazionale e alla relativa contestuale Valutazione di Incidenza (VIncA) di competenza del Ministero della Transizione Ecologica ai sensi della Direttiva 2001/42/CE e della Direttiva 92/43/CEE, del D.Lgs. n. 152/2006 e del DPR n. 357/1997;
  • ritengono – preso atto della volontà delle Istituzioni italiane di realizzare un’Olimpiade innovativa nel pieno rispetto degli obiettivi di sostenibilità ambientale – che il piano delle opere debba essere unitario e completo di tutti gli interventi funzionali e/o connessi, compresi quelli di competenza delle Regioni e delle Province Autonome – e sottoposto ad una valutazione nazionale sovraordinata di competenza statale e, perciò, del Suo Ministero quale Autorità Ambientale.

Ringraziamo per l’attenzione che Lei vorrà prestare a quanto qui richiesto e Le chiediamo un gentile riscontro a questa nostra lettera, dichiarandoci disponibili al confronto se Lei lo ritenesse opportuno.

Loro sedi, 30 aprile 2021

I Presidenti di CAI – Club Alpino Italiano
Federazione Nazionale Pro-Natura
Italia Nostra
Legambiente
LIPU – Lega Italiana Protezione Uccelli
Mountain Wilderness
TCI – Touring Club Italiano
WWF

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Un commento

  1. Posso solo dire che per una nuova seggiovia, del tutto inutile visto che segue quasi la strada, in zona Cortina 5 Torri si sta devastando il bosco…..

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