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Polemiche contro un’opera d’arte sulle Alpi austriache: “Rovina paesaggio e selfie”

Nel settembre 2020 un team di artisti austriaci, il collettivo Steinbrener-Dempf e Huber, composto dallo scultore Christoph Steinbrener, dal fotografo e grafico Rainer Dempf e dall’architetto Martin Huber, ha installato un’opera d’arte su una parete rocciosa nei pressi della cascata Mirafall, nel Mostviertel-Ötscherin Nature Park in Austria. Una installazione dal titolo “Cliffhanger” che rappresenta un punto informazioni sospeso, un botteghino rosso su cui campeggia la scritta “Tourist Information”. Apposto in un punto ben visibile dai visitatori per sensibilizzare la collettività sulle conseguenze, deleterie per l’ambiente, del turismo di massa nelle aree naturali.

Cliffhanger

Come si legge sul sito del team di artisti, “lo scopo di questa spettacolare installazione è visualizzare la conquista del paesaggio e come i confini della civiltà siano costantemente spinti, anche dal turismo. Spesso svilendo intere città e regioni in scenari per i visitatori, trasformando i residenti locali in semplici comparse nel proprio ambiente, anche il turismo di massa è stato colpito dal coronavirus. La drastica azione intrapresa per massimizzare i profitti nei resort naturali, a volte a scapito della popolazione locale e della natura, sembrerebbe quantomeno interrotta. Questa installazione è forse simbolica di questo stato di cose? Il turismo è ormai fuori dalla portata di molte persone? L’area di Mostviertel/Ötscher è una regione che finora è stata ampiamente risparmiata da questi sviluppi negativi, quindi il progetto può essere visto come una sorta di avvertimento o promemoria per trattare l’ambiente in modo più sostenibile e attento in futuro”.

Polemica tra gli escursionisti

Insomma, una motivazione nobile, che non è bastata per far apprezzare agli escursionisti la comparsa sulla parete rocciosa di quello che è stato definito come un elemento di disturbo. L’opera è stata accusata di aver introdotto un elemento artificiale ed estraneo in un ambiente naturale, alterando il paesaggio. Non solo. Christoph Steinbrener ha raccontato alla rivista Zenger News di aver visto alcuni escursionisti che, in fase di selfie, si siano impegnati per evitare di inquadrare l’opera d’arte. Come se vi fosse un intruso nella inquadratura.

Le polemiche si sono diffuse sui social. Tra gli escursionisti che hanno lamentato la presenza ingombrante della scatola rossa nello scenario delle Mira Falls anche un’altra artista austriaca, la viennese Katharina Schleifer.

È un sacrilegio quello che è stato fatto qui. Questo posto era molto amichevole prima che ci mettessero questa scatola nel settembre 2020″, ha scritto sul suo profilo Instagram a corredo di una immagine della installazione.

 

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Un post condiviso da Katharina Schleifer (@schamaninkatharina)

L’opera d’arte è stata commissionata ai tre artisti da Florian Schublach, direttore dell’Oetscher-Tormaeuer Nature Park. “L’installazione non è nata con l’intento di diventare una attrazione popolare – ha tenuto a chiarire quest’ultimo a Zenger News – . Anzi, voleva essere il contrario di una attrazione popolare. Non è stata realizzata per richiamare frotte di gente; piuttosto per tenerla lontana.”

In questi termini tocca dire che dunque l’obiettivo sia stato raggiunto. L’opera resterà in sede, a meno di modifiche nei piani, fino a ottobre 2021.

Il video della installazione

 

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