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Ultimo weekend di giugno, delicati interventi in quota per il Soccorso Alpino

Complici le temperature difficilmente sopportabili a basse quote, il richiamo della montagna si è fatto decisamente sentire nel weekend appena trascorso, che ha visto il Soccorso Alpino impegnato da Nord a Sud in  innumerevoli interventi. Riportiamo di seguito i più significativi, invitando come sempre alla prudenza, in quella che in alta quota risulta essere ancora una stagione di transizione.

Grignetta, escursionista precipita in un canale e muore

Una donna di 56 anni di Cassina de’ Pecchi (MI) ha perso la vita sabato 26 giugno in Grignetta. Si trovava con il marito lungo il sentiero della Direttissima. Erano partiti durante la mattinata dai Resinelli poi, a un certo punto, per cause in corso di accertamento, ha perso l’equilibrio ed è caduta per una sessantina di metri in un canale.

Per caso tre soccorritori del Cnsas erano in zona e sono intervenuti. Intanto la centrale ha inviato sul posto l’elisoccorso di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza) di Como. L’escursionista è stata raggiunta, il medico ha constatato il decesso. Dopo il recupero, la donna è stata trasportata con l’elicottero non in camera mortuaria ma al Centro del Bione.

Scarica di sassi travolge alpinisti in Presanella

Nella mattina di domenica 27 giugno due alpinisti in cordata, due uomini del 1988 di Città della Pieve (PG) e del 1993 di Venezia, sono stati soccorsi sulla parete nord di cima Presanella a una quota di circa 3.100 metri. Da una prima ricostruzione sembra che la cordata stesse procedendo sulla via di ghiaccio, quando una scarica mista di roccia e ghiaccio li ha trascinati a valle per una trentina di metri, fino a fermarsi sul seracco sottostante. Sono stati i due alpinisti, feriti ma coscienti, a chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 verso le 6.30 di questa mattina.

Il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero ed ha attivato la Stazione di competenza di Vermiglio. L’elicottero è salito in quota ed ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso. Valutate le condizioni sanitarie in accordo con il medico – e considerato il pericolo di ulteriori scariche – i due alpinisti sono stati recuperati velocemente a bordo dell’elicottero con il verricello e trasferiti all’ospedale Santa Chiara di Trento per accertamenti. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione di Vermiglio, pronti in piazzola e al rifugio Denza in caso di bisogno.

Coppia di alpinisti precipita per 300 metri sul Pizzo Redorta, salvi

Due alpinisti, un uomo e una donna, sono stati soccorsi nella giornata di sabato 26 giugno nella zona del Pizzo Redorta, in Lombardia. Stavano salendo ed erano legati quando, secondo una prima ricostruzione, la donna è scivolata per circa 300 metri e ha trascinato a valle anche il compagno di cordata. Sul posto sono arrivati gli elicotteri dell’Agenzia regionale emergenza urgenza decollati dalle basi di Bergamo e di Caiolo in provincia di Sondria. Pronti a partire in piazzola i due turnisti arrivati dal centro operativo di Clusone, oltre a due tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Lombardia di Valbondione. I due alpinisti sono stati recuperati dall’elisoccorso e portati in ospedale.

Adamello, precipita per 20 metri e si trascina per 12 ore fino al rifugio

Nella giornata di venerdì 25 giugno un sessantenne di Treviglio è rimasto vittima di un incidente sull’Adamello, in Val Adamè. I dettagli della vicenda sono stati riportati dall’Eco di Bergamo. Scivolando in un canalone innevato per oltre 20 metri, si è procurato diverse ferite al volto e la distorsione di una caviglia. Il cellulare non aveva segnale dunque non ha potuto chiamare aiuto. Si è così trascinato per oltre 11 ore, sfidando il buio, il freddo e un temporale, fino a raggiungere il Rifugio Baita Adamè, di Cedegolo (BS). Qui è stato soccorso in eliambulanza per essere trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo. L’uomo ha riportato un trauma cranico ma non sarebbe in pericolo di vita.

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Un commento

  1. Come numeri assoluti sembrano tanti, troppi, ma non e’dato sapere quanti sono andati
    in montagna per rapportare. Da alcune live webcam visionate sabato e domenica ..passi super affollati di auto e moto…camper…biciclette , molti escursionisti con zaino e bastoncini i di ritorno sani e salvi e appagati.

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