News

In Piemonte una legge per valorizzare le strade storiche di montagna

Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato nei giorni scorsi la Proposta di Legge Regionale sulle strade storiche di montagna di interesse turistico al fine di promuoverne il valore culturale, ambientale. Tra le strade citate le vie del sale che si snodano tra Piemonte e Liguria e che consentivano il passaggio di pastori, pellegrini, mulattieri, commercianti e viaggiatori.

Nel concreto, verrà realizzato un apposito Catasto regionale attraverso la mappatura di queste strade e appositi progetti di gestione ordinaria, di manutenzione ordinaria e straordinaria, riqualificazione delle strutture ricettive o degli edifici e dei manufatti di pregio storico che insistono su tali itinerari.

Un modo per rilanciare l’economia nelle Terre Alte, secondo la maggioranza che ha sostenuto la legge. Lo sguardo è ovviamente rivolto al mondo dell’outdoor, sempre più in crescita negli ultimi anni grazie al turismo a piedi e sulle due ruote, grazie alla diffusione dell’e-bike.

Il campanello d’allarme della Cipra

Un campanello di allarme lo lancia però la Cipra: “La Legge Regionale non prevede alcuna limitazione, lasciando agli enti locali la possibilità di regolamentare la fruizione di questa viabilità. Consapevoli che tale viabilità costituisce una opportunità di sviluppo turistico per la montagna piemontese, esprime i propri timori circa il rischio di uno sfruttamento turistico senza una adeguata attenzione agli effetti sull’ambiente, soprattutto quando si ha una frequentazione incontrollata con mezzi motorizzati. In altri Paesi alpini la frequentazione con veicoli a motore di strade di montagna di questo tipo è fortemente regolamentata, permettendone l’accesso solo agli agricoltori e a chi le utilizza per servizio, ma non per scopi turistici” scrive in una nota l’associazione.

Verso le nostre montagne è in atto un meccanismo di selezione del turismo. Il mondo del turismo dolce italiano, ma soprattutto straniero, non sopporta di convivere con i mezzi motorizzati che scorrazzano su per le montagne e di conseguenza cancella queste località dalle proprie vacanze. E una volta depennate è per sempre. Se non si vogliono perdere queste ricche opportunità sul lungo termine, nell’interesse sia degli operatori del turismo che dell’ambiente, è obbligatorio andare gradualmente, ma inesorabilmente, nella direzione della chiusura al traffico motorizzato delle strade di alta quota. Non ci sono alternative” ha affermato Vanda Bonardo, Presidente di Cipra Italia.

Per capire quale direzione verrà presa, bisognerà attendere i decreti attuativi.

Tags

Articoli correlati

3 Commenti

  1. Iniziativa positiva, il recupero deve però comportare l’uso di tecniche e materiali rispettosi dello stato dei luoghi. Occorre scongiurare il rischio che i tracciati si trasformino tutti in piste sterrate a pedaggio per turisti danarosi dotati di mezzi a motore ingombranti ed aggressivi. Oggi con la diffusione della ebike é possibile percorrere le sterrate divertendosi con moderata fatica.

  2. Tutto bene ? Per niente ! Attualmente le strade vengono percorse da fuoristrada, moto da cross, quod ecc. con ovvi danni strutturali.
    Aggiungo la bellissima via del sale è pure a pagamento e non per limitare i passaggi ma solo lucro.
    Vengono da tutta mezza europa a farla e questo perché
    all’estero in quota le strade sterrate sono sostanzialmente vietate ai “motori” ….. ma noi siamo furbissimi ….
    Spero che queste ” valorizzazioni” non diano altre aperture ai motori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close