CuriositàNews

Le 5 pareti che non ti aspetti e che ogni climber vorrebbe scalare

L’arrampicata è uno sport con tanti benefici fisici e mentali. È divertente praticarla sulla roccia in falesia, ma può esserlo altrettanto su pareti artificiali soprattutto se chi le ha pensate ha dato sfogo alla propria fantasia. Del resto, fin da piccoli siamo portati istintivamente ad arrampicare ovunque, perché allora non farlo da grandi all’interno di un silo di grano, su una diga o letteralmente sui vetri?

Scopriamo insieme quali sono le 5 pareti s’arrampicata artificiale più particolari che vorremmo scalare.

Sui vetri di un grattacielo

Siamo a Londra. Dove è stato completata nel 2020 la costruzione del nuovo grattacielo Twenty Two Bishopsgate. Dotato di una bellissima vetrata vista city, al 42esimo piano è presenta l’area fitness con una parete d’arrampicata. Nulla di innovativo se non fosse che le prese sono fissate alla vetrata del grattacielo.

Purtroppo, l’esperienza è riservata ai dipendenti degli uffici interni.

Su una Diga

La Diga di Luzzone è in Svizzera, nel Canton Ticino. È stata completata nel 1963, ma è dalla fine degli anni Novanta che è diventata anche una parete da scalare. E non una qualsiasi: con i suoi 165 metri è la via artificiale più lunga del mondo.

Spettacolare è anche la vista sulle Alpi quandi si è arrivati in cima.

Nel paese delle meraviglie

In un centro fitness giapponese di Tokyo, lo studio di architettura ha progettato una palestra d’arrampicata ispirata ad Alice nel Paese delle meraviglie.

Le prese si sono trasformate in cornici, specchi, teste di cervo, mensole con vasi o gabbiette per uccelli in un’atmosfera onirica e surreale, come nei libri di Carroll.

Sulla spada nella roccia

Si chiama Excalibur e si trova a Groningen, nei Paesi Bassi, dentro il Bjoeks Climb Center. È alta 37 metri di altezza e 11 metri di strapiombo. Non male!

Spada nella Roccia perché le 50 tonnellate dell’imponente struttura sono tenute in piedi da 36 travi che entrano 9 metri nel terreno in una lastra di cemento spessa un metro. Il tutto è pensato in ottica dei venti che sferzano la regione.

Dentro un silo del grano

Dagli Stati Uniti, per la precisione a Bloomington, un bell’esempio di riqualificazione. Upper Limits è infatti una parete di arrampicata costruita all’interno di un silo del grano di 20 metri.

In realtà i silo sono tre, gli altri sono scalabili all’interno e il tutto fa parte di una bella e articolata palestra per l’arrampicata.

Tags

Articoli correlati

Un commento

  1. Arrampicarsi su strutture artificiali situate all’interno di palestre o di centri fitness è, in mancanza d’altro, una soluzione accettabile e perfino utile. Recarsi invece in una splendida zona di montagna del Canton Ticino per arrampicarsi sul muro di cemento di una diga è, francamente, una cosa molto triste. In ogni caso le cinque pareti che presentate non sono quelle che ogni arrampicatore vorrebbe scalare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close