Nella mattinata di lunedì 22 marzo 2021, una valanga ha travolto un ragazzo di 23 anni nei pressi del Passo della Manina, passo alpino che divide la val Seriana dalla val di Scalve, in corrispondenza dell’ultimo traverso.
Il giovane era con altri due amici e stavano praticando sci alpinismo quando è avvenuto il distacco. La neve ha trascinato il ragazzo per oltre un centinaio di metri. Illesi gli altri due, non coinvolti nella valanga.
I due amici hanno subito dato l’allarme: sul posto l’elisoccorso di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza) di Sondrio, con l’unità cinofila da valanga del Cnsas (Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico). Pronte a partire nella piazzola di Valbondione altri tecnici della VI Delegazione Orobica.
Il ragazzo travolto è stato portato con l’elicottero in ospedale al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il mezzo ha infine recuperato gli altri due scialpinisti e l’unità cinofila per trasportarli a valle.
Ho letto con meno apprensione che il ragazzo dà segni di presenza, migliora !
Invece sono basito dal fatto, molto poco educativo, che sui giornali non si leggano osservazioni su due fatti:
.siamo in zona rossa e da Scanzorosciate a Lizzola ci sono quasi 50 Km.
-il ragazzo traversava sotto la chiesetta (si fa così) il pendio (risaputo valangoso e da non salire) e faceva partire la valanga “involontariamente”…………..lui era lì per caso e non di sua volontà ?
E perché non dire che magari stando più alto non avrebbe tagliato la neve, o se si fosse tolto gli sci e avesse salito direttamente quei 50 metri, o non so che altro, così si imparerebbe qualcosa?
Sui giornali si costruisce una notizia urlando e piangendo e sembra di leggere “chissenefrega”, alla prossima..
Scusate, ma ha 22 anni !!!!!!!!
E’ morto: tristezza.