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Incidente scialpinistico per Mauro Corona: “Sono fortunato”

Ieri a scialpinismo mi son danneggiato una spalla. Potevano essere entrambe. E anche la testa. Morale? Sono fortunato”, scriveva su Facebook nel giorno di San Valentino Mauro Corona. Un messaggio breve, corredato da un hashtag: #collezioneilmoraledellafavola.

Poche righe, non accompagnate da alcuna immagine, che hanno lasciato i tanti appassionati con un inevitabile senso di preoccupazione, in attesa di ulteriori informazioni. Ma nessun nuovo aggiornamento è giunto dalla pagina ufficiale dell’alpinista di Erto.

L’abbraccio di Bianca Berlinguer

A fornire dettagli sullo stato di salute di Corona è stata, nella giornata di martedì 16 febbraio, Bianca Berlinguer, conduttrice del programma RAI “Cartabianca” che ha visto per 2 anni l’alpinista tra gli ospiti fissi. Fino all’abbandono della scena nel mese di settembre 2020, a seguito di un’uscita sessista dell’alpinista, che aveva apostrofato con l’epiteto “gallina” la Berlinguer.

“Un grande abbraccio a Mauro Corona che neanche stasera potrà essere con noi e che, sulla neve delle sue amate montagne, è caduto e si è rotto una spalla e fratturato la testa dell’omero, il messaggio sui social di Bianca Berlinguer, accompagnato da una immagine dell’alpinista nella sua bottega di Erto in fase di convalescenza.

Parole di affetto quella della Berlinguer, che già da tempo ha perdonato pubblicamente Corona per l’offesa prodigandosi affinché l’alpinista tornasse come ospite a Carta Bianca. Cosa che non è ancora successa a causa di un veto dei vertici di Viale Mazzini. Lo scorso dicembre, dopo la messa in onda di un’intervista allo scrittore di Erto all’interno di una puntata di Linea Bianca, la Rai aveva addirittura reso pubblico un comunicato di scuse per non essersi adeguata alle linee aziendali e non aver controllato sulla presenza di “un ospite che in un altro contesto si è lasciato andare ad un’espressione inaccettabile sul piano della parità di genere in violazione del Codice etico della Rai”.

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4 Commenti

  1. Da coetaneo..mi tengo vecchi sci anni 80 Maxel riparati( ci sono ancora??penso no), vecchi attacchi Zermatt artiksolo talloniera e gancetto anteriore (ma forse i Silvretta a cavo precedenti mi piacevano di piu’ , c’era piu’da manovrare ), vecchie pelli di foca comprate a metraggio, disincrostate , raschiate e reincollate, scarponi d’occasione( ho cercato ma ormai sono introvabili i vecchi modelli di vera pelle triplice cucitura suola carrarmato e solo gambaletto con ganci tipo Brixia).Pero’ mi comprerei moderno abbigliamento protettivo di spalle , schiena , osso sacro, gomiti .ginocchia e quant’altro.Mai rotto nulla ma le botte si rifanno vive, specie all’omero, quando cambia il tempo. Uso le stesse protezioni abbondanti negli ipermercati sport per il pattinaggio in linea, ma per le spalle occorrerebbero le protezioni da Hockey.
    Auguri a Mauro Corona e…suggerisco a qualche famosa ditta Veneta all’avanguardia nelle protezioni per sport invernali di volerlo OMAGGIARE, farebbe un bel colpo mediatico.

  2. I gradi max du pendenza sugli sci arrivano c.a a 55 oltre si cade sull’estremo, diverso sono quelli in uso alle bevande ,si può già cadere attorno agli 11 – c.a di meno se si presentano in quantità notevoli.poi vi è l’età lo stato epatico etc etc..

  3. Tanti articoli di giornali vari che sembrano copia ed incolla, ma nessuna rete tv che lo vada ad intervistare..con un poco di anestetico naturale.La stella e’ forse in declino?Prima ti portano sugli altari, sovraesposto , e poi scatta la damnatio memoriae?

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