Cresce il numero dei Sindaci che, su Alpi e Appennini, decidono di contrastare lo spopolamento dei borghi agevolando l’acquisto di abitazioni a prezzi simbolici. Una iniziativa che, nata qualche anno fa, si è dimostrata essere una scelta di successo, come raccontava già nel 2018 il sindaco di Borgomezzavalle (VCO), parlando di un numero inusitato di richieste e grande curiosità da parte dei potenziali acquirenti. La lista delle Regioni e dei Comuni che hanno deciso di aderire al progetto delle “Case a 1 euro” è in continua crescita. All’elenco si va ad aggiungere ora la Valle d’Aosta, con il borgo di Oyace (AO).

Un borgo nel cuore della Valpelline
L’iniziativa è stata lanciata nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale, che teme un ulteriore spopolamento del paesino, che conta soltanto 200 abitanti.
“Spesso gli immobili in disuso o fatiscenti entrano nel dimenticatoio dei proprietari, che in alcuni casi sono anche numerosi. Vogliamo aiutarli a ‘disfarsene’, vendendoli al prezzo simbolico di un euro. Allo stesso tempo, miriamo a riqualificare il Comune”, spiega all’ANSA il Sindaco, Stefania Clos.
Il paese, che sorge a 1377 metri di quota in Valpelline, dista soli 20 minuti da Aosta e vede la sua economia fondata principalmente sull’allevamento.
“Oyace è “circondato da boschi e pascoli – aggiunge il Sindaco – e offre un clima sano, un ambiente intatto e tranquillo, caratteristiche spesso desiderate dalle famiglie. Oltre alle attrazioni a portata di mano, come La Tornalla, la torre ottagonale con datazione certa più antica d’Europa, il Comune è attraversato dall’Alta via numero 1”, su cui si disputa anche la gara di endurance trail Tor des géants. Per gli amanti del trekking il territorio del comune di Oyace è luogo ideale per passeggiare nei boschi e in alta quota”.
Il progetto “Oyace – Case a 1 euro”
Come si legge nella delibera comunale del 28 gennaio scorso, “è intendimento dell’Amministrazione nell’ottica del ripopolamento dei centri recuperare e valorizzare gli immobili che si trovano ormai da anni in stato di abbandono, attraverso un progetto che miri a coinvolgere i proprietari di immobili abbandonati che si manifestino disponibili a cedere gratuitamente le case a favore di altri soggetti privati che vogliano acquistarli al prezzo simbolico di 1 euro per recuperare e rendere abitabile l’immobile”.
“Oyace – case ad 1 euro – si legge ancora – si prefigge la riqualificazione urbana dell’intera area il cui decoro è compromesso anche dal fatto che, ormai numerose case abbandonate sono diventate ricettacolo di materiale tale da poter compromettere la salubrità dell’ambiente”.
Si prevede nel dettaglio “la programmazione e la gestione di interventi ed azioni per il recupero della funzione abitativa e rivitalizzazione dei Centri Storici del Capoluogo e Frazioni, mediante riqualificazione del tessuto urbanistico edilizio che favorisca l’insediamento abitativo di famiglie, di attività turistico ricettive e di negozi o botteghe artigianali”.
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