Storia dell'alpinismo

Mario Conti ricorda Cesare Maestri, “L’ho sempre difeso sulla storia del Torre”

“Stupenda vittoria. Esulto et felicito con voi. Onorato di essere stato seguito da così valorosi alpinisti”. È il testo del telegramma inviato da Cesare Maestri al Gruppo Ragni della Grignetta nel gennaio del 1974 in seguito al raggiungimento della vetta del Cerro Torre da parte di Daniele Chiappa, Mario Conti, Casimiro Ferrari e Pino Negri. Una testimonianza di vicinanza che i Ragni hanno estratto dal loro archivio in occasione della scomparsa del 91enne Maestri.

“L’ho conosciuto bene, abbiamo avuto occasione di parlare e scambiarci opinioni” lo ricorda Mario Conti, protagonista indiscusso del 1974. L’ho sempre difeso sulla storia del Torre. Ho sempre sostenuto che prima di criticarlo bisognerebbe trovarsi nella Patagonia nel 1959, completamente diversa da quella di oggi.  Trovarsi su quella parete da solo, vedere il compagno volare giù. Si è salvato al pelo. Bisogna rispettarlo già solo per questo, oltre che per tutto quello che è stato capace di fare nel corso della sua attività alpinistica” continua l’alpinista classe 1944, maglione rosso dal 1964. Quella al Torre per me è stata la prima spedizione fuori dall’Italia. Una montagna così conosciuta, e contestata. Arrivare in cima è stato un sogno, poi su quelle difficoltà e con i materiali del tempo”. La Patagonia del periodo non era molto diversa da quella del 1959. “Non c’erano strade, gli ultimi 200 chilometri li abbiamo fatti su una pista per carri”.

Oltre ai complimenti, cosa pensava Maestri della vostra salita? “Ha sempre detto che era una salita completamente diversa dalla loro. Siamo saliti prevalentemente su ghiaccio, diceva che non sarebbe mai passato da lì, troppo pericoloso”.

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Un commento

  1. Ormai la montagna di carte di articoli su quella vicenda sorpassa la quota del Cerro Torre.. ci inzuppano la penna da decenni come sulla foto della borraccia da Coppi e Bartali o viceversa.Forse cercano piu’visibilita’ dei diretti interessati alle vicende…anche oltre la loro vicenda terrena.
    Gunther Messner e’ stato ritrovato, Mummery anche, Toni Egger pure, ma si sta ancora ad arrovellarsi le meningi sulle loro macchinette fotografiche mairitrovate ..le prove..le prove vere .Poi magari se se ne trova una, dubbi se sia proprio QUELLA giusta .. indagini chimiche sulla pellicola, il numero di matricola..

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