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Maestro di sci piemontese muore travolto da una valanga in Savoia

Un maestro di sci piemontese, Claudio Bergero, 42 anni, originario di Susa (TO) è rimasto vittima di una valanga sulle montagne della Savoia, a Courchevel. Disperso da mercoledì 13 gennaio, il suo corpo è stato ritrovato nella mattina di giovedì.

Bergero era partito nella mattina di mercoledì per una escursione scialpinistica nella zona della ski area di Courchevel. Nei mesi invernali si trasferiva con la moglie e i due bambini di 6 e 4 anni a Brides-les-Bains, per svolgere attività come maestro di sci indipendente nella zona.

Alle ore 16 del pomeriggio avrebbe dovuto andare a prendere il figlio al termine di una lezione di sci. Il mancato arrivo all’appuntamento ha fatto scattare l’allarme. La moglie ha segnalato la sua scomparsa alle autorità competenti di Bourg-Saint-Maurice.

Le ricerche della Gendarmerie si sono protratte fino a mezzanotte. Il ritrovamento è avvenuto nella mattina di giovedì, quando sono riprese le operazioni, a una quota di 2200 metri. Il corpo era sepolto da un metro di neve nei pressi della ski area.

La prima vittima della stagione in Savoia

“Si tratta del primo decesso della stagione nell’area”, si legge sui quotidiani francesi. “Dopo l’ultima nevicata e con il vento, il manto nevoso è particolarmente instabile. Il rischio valanghe è 4 su una scala di 5, ha dichiarato a seguito dell’incidente Patrice Ribes, comandante del PGHM di Bourg-Saint-Maurice, invitando alla massima cautela.

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