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Premio Gambrinus a Marco Albino Ferrari

“Ecco la conferma che salire le montagne rientra a pieno titolo nella storia delle culture” afferma la giuria del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, che in questa XXXVIII edizione riconosce al libro di Marco Albino Ferrari, Nel Castello delle Storie, il premio per la sezione “Alpinismo: imprese, vicende storiche, biografie e guide”.

Nel libro leggiamo dodici storie realmente accadute e narrate in un unico flusso che risale una immaginaria linea del tempo; queste storie – camminatori, alpinisti, scopritori di universi calati nelle loro avventure – prendono il via dalle sale di CAST, il CAstello delle STorie di Montagna. Un museo il cui percorso espositivo, ospitato negli spazi di Castel Masegra a Sondrio, è stato curato dallo stesso Marco Albino Ferrari. Nella sale della struttura sono racchiusi venticinque secoli di storia. Il percorso espositivo si snoda all’interno del palatium cinquecentesco, raccontando come la montagna sia stata descritta, conquistata e vissuta. Le storie guidano il visitatore che può stupirsi, interrogarsi e anche perdersi, in un viaggio nello spazio e nel tempo in cui cultura alpina e tecnologia creano emozioni uniche, alla scoperta delle 3A di CAST: Arrampicata, Alpinismo e Ambiente.

La cerimonia di premiazione sarà trasmessa sabato 28 novembre alle ore 16.00, sul canale YouTube e la pagina Facebook del Premio. Insieme a Marco Albino Ferrari, interverranno gli altri due vincitori, Alessandra Viola, autrice di Flower Power. Le piante e i loro diritti (sezione “Ecologia e paesaggio”), e Silvio Antiga, curatore di Tipoteca. Una storia italiana (sezione “Artigianato di tradizione”). Presenti anche i vincitori del Premio speciale della Giuria, Leonardo Boff (Un’etica per la Madre Terra. Come prendersi cura della Casa comune), e Annibale Salsa (I paesaggi delle Alpi. Un viaggio nelle terre alte tra filosofia, natura e storia).

Il libro

Alta sulla valle, aggrappata alla roccia che domina Sondrio, si erge un’antica magione dai muri spessi quanto l’apertura delle braccia di un uomo. È Castel Masegra, oggi divenuto sede di Cast, il “Castello delle Storie di Montagna”. Nel percorso che si articola tra le sale il filo del racconto porta via via a penetrare una dimensione di sogno; quel mondo, quelle storie, quei volti vengono ripresi e sviluppati in queste pagine attraverso dodici eventi realmente accaduti, sorprendenti quanto emblematici. Protagonisti sono camminatori, alpinisti, scopritori di universi calati nelle loro avventure, ognuna delle quali permette di risalire al particolare clima che l’ha generata poiché l’uomo ha gettato sguardi via via mutevoli verso le montagne, inventandole e reinventandole sotto l’influsso delle diverse temperie culturali della storia. Dodici differenti vicende umane ordinate andando a ritroso lungo la linea del tempo, fino ad arrivare allo stupore da cui tutto ha avuto inizio. Si avrà così conferma, infine, come scalare, o perdersi tra ghiacci e foreste, rientri a pieno titolo nella storia delle culture. Per questo le imprese più estreme chiamano in causa tutti, gli esperti, i neofiti, gli ignari, ponendoli di fronte alla domanda ultima: perché? Cosa ci spinge ad andare? Completa il volume un’inedita e universale cronologia dell’alpinismo, prezioso strumento di consultazione.

L’autore

Marco Albino Ferrari, nome di richiamo nel mondo della cultura di montagna, è scrittore, sceneggiatore, giornalista. I suoi volumi sono stati pubblicati dalle maggiori case editrici ed è risultato vincitore di diversi premi letterari. Per Vivalda ha curato la collana “I Licheni” e dal 1998 ha diretto la rivista Alp. Nel 2002 ha fondato la rivista Meridiani Montagne, che ha diretto per diciassette anni, mentre a metà degli anni Duemila ha iniziato a scrivere per La Stampa opinioni, storie e racconti di viaggio a puntate. È curatore del museo Cast, ospitato nelle sale del Castel Masegra di Sondrio.

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