Arrampicata

Giorno 5 su “Perfecto Mundo”. Adam Ondra sempre più dubbioso

Da Margalef non arriva ancora la notizia che tutti vorremmo sentire. Perfecto Mundo pare non volersi lasciar conquistare da Adam Ondra. Siamo arrivati al quinto giorno di tentativi in parete e, più che passi avanti, sembrano essere i dubbi ad aumentare.

Pochi progressi, tanti dubbi

Il quinto giorno di sfida contro l’invincibile Perfecto Mundo inizia per Adam con il quotidiano allenamento nel parco giochi con l’ausilio di altalena e contenitori dell’acqua. Una sudata di primo mattino e via, si parte per la falesia.

“Sono sorpreso dal notare che le condizioni della roccia vadano un po’ meglio”, esordisce Adam, controllando l’umidità della parete. Il proposito è sempre di tentare una partenza dal quinto spit. La salita inizia bene, proprio bene. I minuti scorrono, la percezione è che possa essere la volta buona. Ma ecco che il canonico grido di disperazione che accompagna le cadute di Adam risuona nella valle. “Terribile, non ce la posso fare”, urla sconfortato.

“Non ho fatto alcun progresso”, ammette riflettendo sui 5 giorni trascorsi sulla via. Non resta che ritentare. Il secondo tentativo non termina con una caduta ma per stanchezza. “Imbarazzante”, grida appeso in parete Ondra. Una scena di una tenerezza inenarrabile.

“Penso non sia neanche più il caso di continuare a provare”, esclama tornato con i piedi a terra. “Ho provato 10 volte la sequenza, i movimenti sono facili ma la mia testa inizia a dire che sia complicato, sempre di più”. Bisogna necessariamente cambiare strategia e magari pensare di partire da terra. Una idea che spaventa Adam, che ritiene di non essere assolutamente in grado di farcela.

Le mani sono dolenti e il corpo stanco. “Devo prendermi una pausa di qualche giorno dalle tasche”. 

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