Arrampicata

Adam Ondra su “Perfecto Mundo”. Giorno 2

Siamo tutti in attesa di sapere come finirà questa sfida tra Adam Ondra e il temibile 9b+ di Margalef Perfecto Mundo. Ma bisogna a quanto pare aver pazienza. Dopotutto, nel primo video racconto di questa nuova avventura outdoor, Adam era stato chiaro: “Non so quanto tempo sarà necessario”. Andiamo allora senza fretta a guardare il secondo video girato sulla roccia di Margalef. Episodio focalizzato su una problematica già accennata nel precedente: le inevitabili ferite alle dita che comporta l’ardua salita di Perfecto Mundo.

“Ci sono numerosi fattori che influenzano la tua performance nell’arrampicata outdoor. Uno di essi è lo stato della pelle sui polpastrelli – sottolinea Ondra – . Perfecto Mundo è abbastanza tagliente e mantenere un buono stato della pelle è decisamente cruciale”.

Secondo giorno in parete

Il secondo giorno di tentativi sulla via inizia per l’appunto con una adeguata preparazione della pelle dei polpastrelli, a colpi di carta vetro. “Non è solo un espediente tecnico, è probabilmente la parte più cruciale di tutta la preparazione arrivare qui con la pelle perfetta”, afferma Adam, aggiungendo che sia importante sapere quando fermarsi nell’arrampicata, per evitare l’espandersi eccessivo di eventuali tagli sulle dita.

Il primo giorno, lo ricorderete, si era concluso con un taglio non preoccupante. “Ferite più aperte di questa possono significare fino a 4 giorni di stop, senza nastro”. Il nastro è un elemento importante per Adam, che ammette di non sopportarne l’uso in quanto limitante nella sensibilità in parete. “Mi piace sentire gli appigli”. Soprattutto quando si parla di piccole tasche come nel caso di Perfecto Mundo.

“Oggi proverò giusto a vedere se sanguina o no. Se sanguinerà mi toccherà usare il nastro e aspettare qualche giorno”.

In sintesi, il giorno 2 inizia con un po’ di preoccupazione. “Sembra il quinto giorno, sia per la tanta preparazione che per il tanto tempo trascorso a guardare i video”. La convinzione di potercela fare c’è. E si fa sentire. Ma al contempo il particolare del dito dolente crea qualche incertezza.

Ammirando i rapidi movimenti di Adam su roccia, non si direbbe che quel dito ferito possa rappresentare un limite al suo successo. Come ammetterà a fine video, dopo 3 tentativi vani, è piuttosto la fatica ad avere il peso maggiore. Come andrà a finire? Staremo a vedere.

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