Curiosità

Cja Ronc, l’antico borgo abbandonato tra presenze e possessioni demoniache

All’antico borgo, o a quello che ne rimane, si accede seguendo un piccolo sentiero nel bosco. Non è mai stata costruita una strada asfaltata per raggiungere le case della frazione di Cja Ronc. Siamo in Friuli Venezia Giulia, su montagne che hanno visto la prima e la seconda guerra mondiale.

In questo piccolo centro tra il 1943 e il 1944 correvano a rifugiarsi gli abitanti delle altre frazioni di Pinzano al Tagliamento. Scappavano verso l’alto quando i tedeschi entravano in paese. Qualche decennio dopo poi, gli abitanti hanno iniziato a fare le valige e prendere la strada di valle. Molti se ne andavano inseguendo il boom economico che voleva le montagne spopolate e le città affollate di sognatori. Altri hanno provato a resistere, ma anche loro alla fine hanno abbandonato le piccole case in pietra.

A spingerli via dal centro non è stato il sogno di una vita migliore o la ricerca di un futuro diverso, ma gli strani rumori e le presenze che nelle notti riempivano lo spazio tra il freddo buio e il caldo tepore del focolaio domestico. A vedere quel che rimane oggi delle case si direbbe che alcuni siano scappati in fretta e furia prendendo solo pochi oggetti indispensabili. Osservando da vicino quegli edifici si vede ancora una cucina, qualche piatto, un canovaccio usurato dal tempo, il gioco di un bambino. Tracce di una vita rimasta immobile nel tempo, anche se oggi la natura si sta lentamente riprendendo il suo spazio.

Le cronache di questo centro, arroccato su un piccolo monte, parlano di un’epidemia di isterismo e possessioni demoniache. Storie antiche, che affondano le radici al periodo medioevale, ma non solo. C’è chi può immaginare si tratti solo di storie, chi di superstizioni, chi di semplici fenomeni naturali con spiegazioni certe e concrete. Fatto sta che anche tre delle quattro case nuove, costruite dopo gli anni Cinquanta del Novecento, oggi sono disabitate.

Pare che nessuno voglia viverci. Chi ci ha provato alla fine se n’è andato, colpito da inspiegabili eventi notturni: l’elettricità che mancava senza ragione, più e più volte; i recinti divelti e gli animali liberi di vagare nei boschi; gli oggetti spariti nel nulla e poi ritrovati in luoghi insoliti. E quella strana sensazione, quella che pervade ogni parte del corpo quando il sole scende oltre l’orizzonte. Un disagio, un senso di insicurezza e terrore controllato. Chi nella notte ha camminato lungo la strada comunale ha sentito suoni provenire dall’antico borgo. Rumori sordi e profondi, che fanno aumentare il passo fino a tornare velocemente verso le altre frazioni abitate. Che sia questa la ragione che ha spinto gli abitanti ad andarsene? Solo storie, ma se volete visitare Cja Ronc meglio farlo con la luce del sole.

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