Arrampicata

Adam Ondra e la difficile rinuncia al progetto “Chiroptera”

Nell’episodio numero 85 della serie “Road to Tokyo” Adam Ondra ci racconta una sconfitta. Non in gara ma su roccia, più precisamente sulla falesia di Súľov in Slovacchia, dove lo scorso anno ha tentato “un folle progetto che prevedeva tre movimenti duri su tre monodito consecutivi”. Trattasi della via Chiroptera. Un 9a+ chiodato da Milan Benian, 20 anni fa, che nel 2019 ha visto Adam tentare la prima salita in red-point. “Avevo in mente di ritornare e portare a termine la faccenda. Ma purtroppo le cose non vanno sempre come uno vorrebbe. Questa volta ho fallito per una ragione che ha del sorprendente”. Andiamo a scoprire insieme cosa sia successo.

Nel Paradiso dei monodito tocca arrivare con dita impeccabili. A parte un piccolo taglio da allenamento, Ondra sembra soddisfatto del suo stato di partenza. “Ho avuto modo di riguardare il beta perfetto grazie al video dello scorso anno, dunque dovrei essere in grado di ripetere i movimenti più rapidamente, salvaguardando pelle e energie”.

L’ottimismo è importante ma la sfortuna è dietro l’angolo. Adam nota ben presto un monodito danneggiato. “Dovrei infilarci il dito medio o il mignolo”. Una limitazione che porta a una scelta sofferta. Abbandonare la sfida e cambiare via.

Cambio di rotta. Si punta alle salite a vista

Adam si sposta pertanto su un 8c, Mania, per tentarne una salita a vista.

“L’avvio è complesso fin dalla base, con appigli molto esili e appoggi per i piedi non dei migliori. E non è immediato comprendere se proseguire dritti o andare verso sinistra”. Fortunatamente tra la prima e la seconda fessura della via è disponibile una sosta per riprendere fiato. La seconda sezione tocca affrontarla in maniera alquanto improvvisata. Dalla base infatti non è facile identificare potenziali appigli sulla parete di conglomerato.

Ad un certo punto Mania devia verso destra. Procedendo invece dritti si prosegue lungo Genesis (8b+).

“Mi sono trovato di fronte a una scelta difficile. Cosciente del fatto che le condizioni non fossero perfette per arrampicare su questo genere di roccia”. Il rischio di ferirsi le dita, nella sezione superiore dell’8c, è molto alto. Dunque meglio scendere di grado e optare per Genesis.

“Mi sentivo stanco e le dita erano decisamente sudate. Qualcuno potrebbe dire che non ho avuto il coraggio di affrontare un 8c, in realtà il mio obiettivo era portare a termine almeno una salita a vista”.

Conclusa così l’avventura in Slovacchia con un fallimento e un successo, Adam lancia una promessa: “Tornerò, questo è certo”. Chiroptera sarà ancora lì ad aspettarlo.

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