Film

“Italia K2”. Il lungometraggio ufficiale della spedizione del 1954

La spedizione italiana al K2 del 1954, che vide la conquista della seconda vetta più alta del Pianeta da parte di Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, ha ispirato libri e pellicole. Ciascun autore ha cercato di ricostruire la personale visione della verità, celata dietro le polemiche che negli anni hanno visto come protagonista, accanto ai due primi ufficiali salitori, Walter Bonatti. Il documentario che racconta con maggiore oggettività la vicenda è rappresentato da “Italia K2” (Italia, 1955, 105′), lungometraggio del 1955 a cura di Marcello Baldi.

Il fedele racconto della spedizione del 1954

“Il film è la fedele storia dalla preparazione alla conquista della vetta, di una delle grandi imprese dell’alpinismo mondiale”, si legge nella descrizione riportata nella Cineteca del Club Alpino Italiano. Il regista Baldi ha svolto un eccezionale lavoro di montaggio tra le sequenze riprese in Italia e quelle curate in Pakistan da Mario Fantin. Le sequenze sono state girate dagli stessi Compagnoni e Lacedelli. La pellicola uscì nelle sale italiane nel marzo 1955, ed ebbe un successo eccezionale per l’epoca.

La sua realizzazione fu affidata al regista Marcello Baldi con l’intento di portare l’alpinismo nelle sale cinematografiche. Classe 1923, Baldi era un trentino da diversi anni residente a Roma, in precedenza aiuto regista di Alessandro Blasetti e Vittorio De Sica. Il suo incarico era quello di realizzare un prodotto quindi destinato al grande pubblico, che non necessariamente conosceva la montagna e l’alpinismo.

Il regista scelse perciò di narrare la vicenda in modo comprensibile a tutti, scegliendo la strategia dei colpi di scena. E alternando, all’inizio della pellicola, alcune sequenze girate in Italia. “Italia K2″ venne proiettato in prima mondiale a Roma, al cinema Barberini, il 25 marzo 1955. Tra gli spettatori c’erano anche il capo dello Stato, Luigi Einaudi, e le massime autorità civili e militari. Cinque giorni più tardi cominciarono le proiezioni in tutta Italia.

In totale incassò più di 360 milioni di vecchie lire. A seguito di tale successo fu tradotto anche in diverse lingue straniere, cosa che gli consentì di fare davvero il giro del mondo.

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