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Bomba d’acqua su Cortina. Le strade diventano fiumi

Situazione critica in tutto il Veneto

Nella sera di lunedì 24 agosto una bomba d’acqua si è abbattuta su Cortina D’Ampezzo, provocando allagamenti diffusi. Molte le strade trasformate in torrenti. In alcune località si è assistito alla tracimazione dei rii.

Una notte di intenso lavoro dunque per i vigili del fuoco, che hanno lavorato alacremente nel tentativo di far defluire nel terreno l’enorme flusso di acqua scaricatosi da monte sul centro di Cortina, realizzando dei canali improvvisati. Circa 50 gli interventi effettuati. Semi sommerso il sentiero della vecchia ferrovia. La zona maggiormente colpita è quella di Verocai, letteralmente invasa dal fango. Anche il foyer del Centro Congressi cittadino risulta allagato.

Maltempo sul Veneto. Stato di crisi a Verona

Il maltempo non dà tregua al Veneto dal weekend. A pochi chilometri da Cortina già nella giornata di domenica le forti piogge avevano causato una frana di fango e detriti, in località di Acquabona, provocando la temporanea interruzione della 51 di Alemagna.

Ma prima di Cortina il maltempo ha però colpito duramente Verona fin dal weekend, con nubifragi e grandinate che hanno portato il governatore Zaia a dichiarare nella giornata di lunedì lo stato di crisi. Nella giornata di domenica si è abbattuto sul Veneto quello che è stato definito un “tifone mediterraneo”, con venti oltre i 100 chilometri orari e ingente grandine, che ha trasformato le strade in fiumi di ghiaccio. Tre le province più colpite, accanto a Verona, anche Vicenza e Padova.

Un evento assolutamente straordinario – ha detto il sindaco di Verona, Federico Sboarina, in sala stampa -. In pochissimo tempo su Verona si è abbattuto qualcosa come l’equivalente della tempesta Vaia. Una furia impressionante, la cui devastazione è sotto gli occhi di tutti, con vento, acqua e grandine di proporzioni mai viste prime che hanno messo in ginocchio una città già duramente messa alla prova dal Covid. Siamo al lavoro per quantificare i danni pubblici e privati, al momento è impossibile fare una stima, nemmeno approssimativa, possiamo solo immaginare che servano milioni di euro per riparare ciò che andato distrutto. Davanti alla drammaticità di certe immagini, è un miracolo che nessun cittadino sia rimasto in qualche modo ferito.”

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