M49-Papillon arriva in Lagorai. Spostamenti in diretta sul sito della PAT
Dove sarà oggi M49-Papillon? Una domanda che ormai sorge spontanea da quando l’orso nuovamente più ricercato d’Italia ha intrapreso la sua fuga bis, il 27 luglio scorso. Dopo aver divelto la rete di ferro della recinzione del Casteller, a Sud di Trento, il plantigrado è subito corso in cerca di libertà in quota, sulla Marzola. Da lì, secondo i dati forniti dal suo radiocollare, si sarebbe spostato in Valsugana. Poi ancora nella valle dei Mocheni, e ora sarebbe diretto al Passo Manghen, nella catena del Lagorai. Si troverebbe attualmente in una zona fra cima Sasso Rosso, monte Pastronezze e monte Ciste. Decisamente molto frequentata nel periodo estivo.
Nella giornata di sabato il radiocollare lo segnalava nei pressi della Panarotta. Per sicurezza, il sindaco di Levico Terme, Gianni Beretta, ha invitato mediante avviso pubblico i cittadini a tenere gli animali domestici in casa e quelli da allevamento nelle strutture apposite. Nonché a evitare di lasciare cibo all’esterno, potenziale attrattore per l’animale. E infine per gli apicoltori che hanno apiari nella zona di Vetriolo, a prestare la massima attenzione.
Come seguire in diretta M49-Papillon
Sul sito della Provincia di Trento è stato intanto lanciato un servizio di aggiornamento costante della posizione di M49-Papillon, nella sezione Grandi Carnivori. Una idea che desta qualche perplessità. Come si legge nel comunicato ufficiale della PAT, “il grado di precisione è volutamente tarato per non consentirne l’esatta individuazione da parte di nessuno, eccetto ovviamente gli specialisti del Corpo forestale”. Se i tanti difensori e sostenitori del diritto alla libertà dell’esemplare per certo si limiteranno a dare uno sguardo alla mappa, per assicurarsi che l’orso sia ancora a zonzo, c’è da sperare che non vi sia chi invece, spinto dalla curiosità, nonostante la scarsa accuratezza della posizione indicata sul sito, si metta sulle tracce dell’orso.
copio e incollo
“Si troverebbe attualmente in una zona fra cima Sasso Rosso, monte Pastronezze e monte Ciste. Decisamente molto frequentata nel periodo estivo.”
Quindi è l’orso a rompere i cog….ai troppi visitatori della zona o viceversa?
La mia domanda è una provocazione chiaramente perchè la risposta logica è insita nella domanda
Nessuno si è mai chiesto perchè non segnalano la presenza di orsi e lupi in Alto Adige? Non è che al confine di provincia ci sia il filo elettrico… Risposta: lì hanno capito subito che queste bestie fanno paura ai turisti e quindi le ammazzano, com’è giusto che sia e senza tanto clamore.
E basta violenza e prevaricazione. Gli esseri senzienti non si ammazzano: si rispettano. TUTTI Gli animali hanno diritto ad essere rispettati. Il bosco – nel caso dei selvatici – è casa loro, non il luogo dove noi umani possiamo fare da padroni, come siamo abituati a fare sempre, nei confronti degli altri esseri senzienti e del pianeta. Impariamo il rispetto assoluto della vita di tutti gli esseri senzienti e il pianeta che ci ospita. E Forse avremo TUTTI un futuro migliore #govegan
Enza comodo parlare da un posto dove questi problemi probabilmente non ci sono.
Se fosse per me farei un bel bosco in quel di Milano o Roma spostando la popolazione degli orsi direttamente in quello che 2000 anni fa era il loro regno: un bel bosco che noi umani abbiamo addomesticato, ammazzando o allontanando gli animali.
Comodo fare gli ambientalisti sulle spalle degli altri. Spero che gli orsi vengano gestiti in maniera corretta, eliminando anche gli esemplari che diventano troppo confidenti (compreso M49).
Nessun dogma contro l’uccisione di qualche animale.
O ti indignerai la prossima volta che nella tua città eseguiranno una derattizzazione ammazzando centinaia di essere senzienti di questo pianeta?
Non penso proprio che lo farai, non te ne fregherà un bel niente, perchè i ratti danno fastidio. Ma secondo il tuo ragionamento volendo si potrebbe imparare a conviverci, rispettandoli. O sbaglio?
Anche il suo ragionamento spietato e ottuso Arepo fa paura, quindi che si fa? la ammazziamo “come è giusto che sia e senza tanto clamore”? Naturalmente NO, in nome della educazione civica che insegna il rispetto per la vita altrui. Stia bene.
L’ottusità la vedo nelle persone che non capiscono che l’equilibrio millenario tra le specie che stanno in cima alla catena ecologica nelle nostre montagne non esiste più. Se sino a un secolo fa i grossi predatori come lupi, orsi, linci, ecc. avevano come unico nemico l’uomo cacciatore per necessità, ora che la caccia non solo non è più una necessità ma è sempre più ostacolata dalla società “civile”, queste bestie reintrodotte in maniera artificiosa e ideologica prolificano indisturbate occupando anche quegli spazi che nel frattempo sono stati destinati ad attività umane come l’agricoltura, la pastorizia, l’apicoltura e, soprattutto in termini di resa economica, il turismo. La convivenza tra predatori e uomo è non solo anacronistica ma si rivelerà un boomerang per le economie legate soprattutto al turismo, e diciamo pure che le uniche montagne che non si spopolano sono quelle in cui c’è un richiamo turistico, che piaccia o no.
Orsi e lupi sono un richiamo sì, ma ad andare altrove!
Maria Antonietta guardati un qualsiasi documentario sul mondo animale, vedrai che “la pietà e il rispetto per la vita altrui” sono concetti che proprio non esistono in natura.
Lei proprio non ha capito l’articolo… ma voi animalisti non avete nessuna idea di cosa sia vivere in montagna di montagna… voi rovinate il mondo con la vostra ideologia da buon lupetto
io sto con quelli che vivono nelle terre alte: se a loro sta bene convivere con l’orso, bene, che viva a lungo; ma se a loro, che in montagna ci vivono (e non noi cittadini che dell’orso non ne vedremo mai nemmeno l’ombra) crea più problemi e non lo vogliono, allora che sia permesso loro di gestirlo di conseguenza.
la difesa dell’orso “da solotto” è fatta da persone che non ci devono fare i conti tutti i giorni e non capisco come noi cittadini (nel senso di abitanti di città) possiamo pretendere di imporre alla gente di montagna un animale che, magari, non vogliono: ti immagini un malgaro che ti dice a te cittadino che i cinghiali per Roma hanno diritto di scorazzare liberamente per strade e parchi perchè sono esseri viventi?
Io per causa di lavoro,in mezzo a Orsi e Lupi ci vivo tutti i giorni,ho una attività agricola con proprietà in diverse valli e monti del Trentino,(sono un produttore di Alberi di Natale che cedo a rivenditori di Austria e Germania)e vi assicuro che non è per niente simpatico lavorare nei vivai dove ti puoi trovare faccia a faccia in qualsiasi momento con questi animali,vi confesso che è gia successo ma è sempre andata bene,comunque io sono sempre dell’ idea che il matto esiste anche nel mondo animale,e i matti vanno trattati come tali,se qualche animalista buonista da salotto vuole aprofittare, posso invitarlo a lavorare con mè in queste luoghi, sono sicuro che dopo questa esperienza cambierà atteggiamento verso questi animali.