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Svizzera, scontro ai vertici per la tassa sul traffico

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BERNA, Svizzera — Il dilemma sull’applicazione della tassa sul traffico pesante spacca in due il

paese elvetico. Favorevoli ambientalisti e ferrovieri, insieme al sindacato del personale dei trasporti e al Consiglio federale. Contraria l’Associazione svizzera dei trasporti stradali. I camionisti chiedono la tassa, ma solo per gli autocarri stranieri.

 

La tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) – questo il nome completo – deve essere aumentata del 10per cento come previsto dall’accordo tra Svizzera ed Unione europa, entro il 2008". A dichiararlo è stato Venerdì il Consiglio federale.

 
 

Secondo l’Assicurazione Svizzera (Astag), l’aumento penalizzerebbe i trasporti e quindi l’economia svizzera. Per il sindacato del personale dei trasporti (SEV), l’Iniziativa delle Alpi e l’associazione traffico e ambiente (ATA) invece, la tassa assicurerebbe il finanziamento dei trasporti pubblici, permetterebbe un più rapido trasferimento dei trasporti dalla strada alla ferrovia, contribuendo alla lotta contro l’inquinamento.

 
 
Marco Chiodi
 

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