Curiosità

PNALM. Prime immagini degli orsi marsicani nella stagione degli amori

Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è iniziata per l’orso marsicano la stagione degli amori. E con grande fortuna, il fotografo e accompagnatore di media montagna Pietro Santucci, che già in passato ci ha regalato meravigliose immagini dei plantigradi a spasso nel Parco, è riuscito a immortalare una scena di corteggiamento.

Il video registrato alle 6 del mattino del 13 maggio 2020, mostra tre esemplari di orso bruno marsicano.

“Camminare nei boschi del Parco è davvero meraviglioso – scrive Santucci a commento delle immagini rese pubbliche sul suo profilo Facebook – . Soprattutto quando, a tua insaputa, tre orsi decidono di effettuare la tua stessa escursione. Sono le sei del mattino, da circa 30 minuti cammino attratto dal quel luogo che proietta immagini e suoni incantevoli. E mentre sono intento a filmare un capriolo in un prato sento arrivare alle mie spalle diversi rumori seguiti da un verso alquanto insolito.

Ciò mi mette in attenzione, mi giro e a poco più di cinquanta metri scorgo due figure che si dirigono verso il bosco, allargo gli occhi… si, sono proprio loro, due orsi… una femmina seguita da un grosso maschio, ma veramente grosso. Che meraviglia! I due orsi per quasi 10 minuti si lasciano ammirare tra gli alberi e le radure di quel posto meraviglioso, poi scompaiono. Ma non è finita, ad un certo punto da un lato diverso, tra gli alberi, esce un altro esemplare, probabilmente anch’essa una femmina. Condivido come sempre con tutti voi le immagini di questo meraviglioso incontro. Che mattinata ragazzi”.

A noi tutti non resta che ringraziare Pietro Santucci per questa condivisione speciale. Siamo attualmente nelle prime fasi di corteggiamento che aprono le porte della stagione riproduttiva. E come ogni anno bisogna augurarsi di vedere la popolazione dell’orso marsicano in crescita, a conferma dei dati positivi del 2019. Un anno d’oro, che ha visto nascere ben 16 cuccioli. Un ottimo risultato raggiunto grazie all’impegno dei tecnici del Parco ma anche della collettività, invitata al buon senso e all’attenzione per evitare incidenti evitabili e tragiche perdite in una sottospecie considerata ad alto rischio di estinzione.

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