Quanto ci è mancata la montagna in queste lunghe settimane di quarantena! Finalmente, con l’avvio della fase 2, possiamo tornare, con responsabilità, a salire in quota. Lunedì 4 maggio non ha però segnato un ritorno alla normalità. I rifugi alpini sono ancora chiusi, i bivacchi restano aperti per emergenza ma, come sottolineato dal Club Alpino Italiano, “gli spazi, essendo ESIGUI e NON SANIFICATI, non garantiscono all’avventore i requisiti, anche minimi, di sicurezza esponendoli al rischio di contagio”. Inoltre in alcune aree d’Italia i sentieri sono ancora interdetti. L’emergenza coronavirus è di fatto ancora in corso. Pertanto il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ha ritenuto opportuno stilare un elenco di regole da seguire per tornare in montagna in sicurezza, senza rischiare incidenti.

“I contagi sono calati ma è proprio in discesa, come in un’escursione in montagna, che bisogna fare maggiore attenzione. La discesa infatti non consente errori. Per questo motivo vi proponiamo 6 semplici regole da seguire nelle prossime settimane. #StaySafe“.
6 consigli del CNSAS
- Informarsi attentamente sulle disposizioni in vigore nel territorio dove si intraprende l’attività.
- Pianificare gli spostamenti, sentieri ed escursioni spesso superano i confini regionali: potrebbero essere in vigore altre normative e lo spostamento fuori regione non è al momento consentito.
- Occhio alla forma fisica! Dopo quasi tre mesi di astensione da ogni attività, la montagna va affrontata per gradi. Il rischio incidente, in persone non allenate, aumenta.
- Non avventurarsi da soli, se possibile, in montagna. Muoversi nel rispetto delle misure di legge, con i DPI (mascherina e guanti) e mantenendo le distanze di sicurezza, ma l’aiuto di un compagno in caso di emergenza può essere determinante.
- Comunicare ai familiari l’itinerario che verrà percorso, e portare sempre al seguito un cellulare per eventuali richieste di soccorso.
- Evitare attività a rischio: sono al momento vietate le attività ad alta intensità e potenziale rischio, che vanno oltre le escursioni.
Vi ricordiamo che in caso di incidente è necessario chiamare il Numero Unico per l’Emergenza 112, richiedendo l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico.