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Montagna da leggere: tre autrici da non perdere

Alpiniste, esperte di montagna, profonde conoscitrici della storia e della letteratura d’alpinismo, donne. Il mondo della cultura di montagna non è fatto solo da uomini, ma anche da donne i cui nomi eccellono per competenze, ricerche, stile narrativo e capacità di trattare l’argomento con obiettività e maturità. Di seguito vi presentiamo tre autrici, con relativi libri, la cui penna saprà catturare la vostra attenzione fin dalle prime parole.

Bernadette McDonald – L’arte di essere libero

Autrice canadese è certamente la più prolifica narratrice di alpinismo al mondo. I suoi libri, che hanno ricevuto molti riconoscimenti e sono stati tradotti in più lingue, raccontano storie uniche di alpinismo e di vita. Difficile scegliere il migliore, sono tutti differenti ed egualmente affascinanti. Le pagine di Tomaž Humar, uno dei volumi di spicco dell’autrice, sono commoventi e ricche di tensione nel racconto dei drammatici momenti vissuti sulla parete Rupal del Nanga Parbat nel 2015. Allo stesso modo L’arte di essere libero regala un ritratto unico su uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi: Voytek Kurtyka. Anche se poco conosciuto al mondo mediatico Kurtyka ha contribuito a rivoluzionare il mondo dell’altissima quota. Salite veloci in stile leggero, che anni dopo sarebbero diventate il modo più puro e sincero di Approcciare l’aria rarefatta, lo hanno portato sulla ovest del Gasherbrum IV a vivere l’epoca d’oro dell’himalaysmo. L’arte di essere libero è il racconto di un alpinista che per anni ha declinato interviste e comparsate a eventi, ammantandosi di un alone di mistero che ha contribuito ad accrescere il suo mito. Nelle pagine Bernadette McDonald va oltre l’alpinismo per regalarci l’uomo con le sue idee, i suoi principi, le sue debolezze e i suoi punti di forza.

Mirella Tenderini – Tutti gli uomini del K2

Milanese d’origine vive oggi ai Piani Resinelli, tra Grigna e Resegone. Mirella è la signora della letteratura di montagna italiana. Per molti anni si è occupata delle edizioni straniere dei libri fotografici di Walter Bonatti assistendolo tra l’altro come interprete e traduttrice. Negli anni ha fondato e diretto prestigiose collane editoriale dedicate al mondo delle terre alte (Io stesso ho avuto il privilegio di scrivere sotto la sua guida) oltre a essere autrice di numerosi volumi dedicati all’alpinismo e all’avventura. Dalla storia del Duca degli Abruzzi, il più grande esploratore di tutti i tempi; alla vita di Gary Hemming; dalle nevi dell’equatore all’epopea di Ernest Shackleton; per arrivare agli uomini del K2. Il volume, scritto in occasione del sessantesimo anniversario dalla prima salita, racconta la montagna è lei la protagonista e l’artefice del destino di centinaia di uomini che da secoli l’hanno ammirata, idolatrata, salita, esplorata, oppure ancora conquistata, espugnata. Mette in fila i fatti per narrare una storia di rivalità, di generosità e di contrasti, di nazionalismi e individualismi. Una storia sportiva, politica, ma soprattutto la storia dell’Ottomila più difficile della Terra.

Maria Antonia Sironi – La principessa di Gungtang

Tona, come la chiamano gli amici, è un altro di quei nomi di cui dobbiamo andar fieri nell’ambiente della cultura di montagna. Pioniera dell’alpinismo femminile, per lungo tempo compagna di Kurt Diemberger, ha imparato a conoscere e rispettare la montagna nel modo più semplice e naturale: vivendola. La sua vita l’ha condotta più e più volte in Himalaya, una terra di cui si è innamorata e che non si è mai stancata di raccontare. Nella sua vita si è occupata di traduzioni e scrittura. Gli ultimi anni, forse con la nascita dei nipoti, l’hanno portata alla narrazione di favole e racconti da quelle terre lontane. La principessa di Gungtang racconta la storia di Gyalmo figlia primogenita del re di Gungtang, regno posto alle falde dello Shisha Pangma. Perduto il diritto alla successione al trono per la nascita di un fratello, lei si ribella a un matrimonio combinato, fugge dalla vita di corte e ripara nel monastero di Pemo Choding dove finalmente realizza la sua aspirazione e segue il messaggio del Buddha. In seguito il grande maestro buddhista Tangtong Gyalbo le rivela una terribile profezia, ponendola di fronte a una scelta destinata a condizionare la vita sua e quella dei suoi seguaci. Lei accetta la sfida e decide di andare verso Oriente.

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5 Commenti

  1. Ciao Gian Luca,
    ho trovato molto interessante il tuo articolo, su un argomento poco trattato. Volevo aggiungerti, solo se li trovi di merito, alcuni titoli più recenti, di donne alpiniste, appassionate di montagna e giornaliste.
    La collana degli 8.000 di Nives Meroi, con l’ultimo dal titolo “Il volo del corvo timido”, Rizzoli 2015.
    Un interessante libro di Linda Cottino, “Nina. Devi tornare sul Viso. Storia di Alessandra Boarelli, la prima sul Monviso”, Fusta 2019.
    Un libro di narrativa per ragazzi, anche per letture adulte:
    “In fondo al crepaccio”, Katja Centomo, Einaudi Ragazzi 2018.
    Infine il mio primo libro: “La montagna che non c’è”, Piemme 2017, oltre a quello in uscita a maggio dal titolo
    “Whiteout. Coraggio, audacia, speranza. Il mondo attraverso gli occhi di tre donne che hanno visto nella fine un nuovo inizio”, scritto con Eleonora Delnevo e Dorota Bankowska, Hoepli 2020.

    1. Ciao Anna,
      Esistono molti bei libri scritti da donne. Questi da te segnalati sono graditi e sono un ottimo esempio. Il poco spazio a disposizione porta purtroppo sempre a dover selezione, cosa a volte terribilmente difficile. Quindi ben vengano altre proposte e suggerimenti.
      Ci saranno certamente altre occasioni per parlare di altre autrici e altri volumi.
      Gian Luca

  2. SENZA ALTERNARE TRA LETTURE E SANA PRATICA SVANISCE OGNI PASSIONE..SPERIAMO PRESTO CI LASCINO ALMENO ANDARE IN LUOGHI SOLITARI O A DISTANZE SICURE.. per POI STANCHI DISTRUTTI TUFFARSI NELLA LETTURA .Speriamo che i parlamentari amanti della montagna diano un sollecito..sembra che tutti siano obbligati al carname ferragostano…prevale la preoccupazione per le spiagge.

  3. “Una serata passata a leggere grandi libri è per la mente ciò che una vacanza in montagna è per l’anima.”
    frase da condividere, specie se le due attivita’sono in contemporanea, assieme a lavori manuali od artistici, ma non e’ di un cantante famoso ma di Anonimo…in “frasi celebri di Alpinisti “.

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